La rincorsa di Sofia Goggia verso le Olimpiadi è già iniziata, tuttavia non mancheranno gli ostacoli da superare in vista dell’ambito appuntamento.
La 29enne di Bergamo non prenderà parte con ogni probabilità alla cerimonia di apertura in programma allo Stadio Nazionale di Pechino il prossimo 4 febbraio, rinunciando così di fatto alla possibilità di svolgere il ruolo di portabandiera.
La caduta rimediata nel supergigante di Cortina d’Ampezzo è infatti costata una lesione parziale al crociato del ginocchio sinistro con piccola frattura del perone e una sofferenza muscolo-tendinea, un infortunio che costringerà la fuoriclasse azzurra a un recupero a tappe forzate per poter esser al via della discesa libera.
Un percorso di riabilitazione che vedrà Goggia impegnata nelle terapie del caso e nel ritorno sugli sci che potrà esser svolto soltanto in Italia e che costringerà l’azzurra a raggiungere la Cina soltanto a ridosso della gara fissata per il prossimo 15 febbraio.
Considerata la necessità di dover prendere parte alle prove cronometrate previste a cavallo fra il 12 e il 14 febbraio, la fuoriclasse tricolore potrebbe giungere nella capitale asiatica con una settimana d’anticipo avendo così la possibilità di esser al cancelletto di partenza del supergigante (come ventilato dal direttore tecnico Gianluca Rulfi).
In attesa di sapere se Sofia Goggia potrà difendere o meno il titolo olimpico conquistato a Pyoengchang, il ruolo di portacolori potrebbe passare nelle mani dell’amica Michela Moioli la quale era stata designata per rappresentare il Bel Paese nella cerimonia di chiusura
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