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Ats incontra i sindaci

Giupponi: “Tamponi, siamo di fronte a un’isteria collettiva non giustificata dal punto di vista sanitario”

"Stiamo facendo da settimane tra le 12.000 e le 13.000 vaccinazioni al giorno. Prima la media era tra le 11.000 e 12.000 inoculazioni: siamo saliti ancora"

“Grazie a ciascuno di voi perché ne abbiamo viste di tutti i colori: pensavamo che il 2020 fosse stato l’anno peggiore, ma anche il 2021 ci ha visti tutti fortemente impegnati. Se non fossimo riusciti a costruire, sui vari fronti, un livello di condivisione forte e se non avessimo raggiunto un’intesa su come muoverci, la situazione sarebbe stata peggiore e i disagi per i cittadini più rilevanti”. Così Massimo Giupponi, direttore generale di ATS Bergamo, ha aperto la call di fine anno con i sindaci della Bergamasca e ha aggiunto: “Le mutazioni del virus non le governiamo noi: quando pensi di aver risolto un fronte, il problema si ripresenta su un fronte diverso, con i conseguenti impatti sulla popolazione”.

Quanto alla situazione tamponi, Giupponi ha evidenziato come siamo di fronte a “un’isteria collettiva non giustificata dal punto di vista sanitario. Questo ha generato un accesso ai punti tampone anche da parte di chi non ne avrebbe la necessità”. Ma la strategia di ATS è chiara e determinata: “Secondo le indicazioni di Regione Lombardia l’unico modo è vaccinare la popolazione. I dati epidemiologici sono un’ulteriore evidenza che l’accesso agli ospedali avviene innanzitutto tra i non vaccinati. Di fronte al dato oggettivo rimane la responsabilità di ogni persona di prendere atto e spingere la popolazione a vaccinarsi”.

Da parte del direttore generale di ATS un ringraziamento particolare è andato ai comuni di Dalmine, Treviglio e Bergamo “che stanno pagando il peso di dover gestire il disagio dei punti tampone per tutti. Le nuove regole in corso di attivazione vanno nella direzione di ridefinire le modalità per l’isolamento e l’accesso ai punti tamponi potrà migliorare”.

Giupponi ha anche sintetizzato il lavoro in corso sulle vaccinazioni (che procedono nonostante il tema tamponi sia predominante in questi giorni): “Stiamo facendo da settimane tra le 12.000 e le 13.000 vaccinazioni al giorno. Prima la media era tra le 11.000 e 12.000 inoculazioni: siamo saliti ancora. A febbraio potremmo aver terminato di coprire con la terza dose tutta la popolazione eligibile”.

Infine da parte di Giupponi uno sguardo al PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza): “Il lavoro fatto sul PNRR per il nostro territorio è stato condotto sulla base delle scelte fatte dal territorio insieme, tanto che è stato recepito da Regione Lombardia. Siete stati i Sindaci che hanno partecipato alla definizione di case e ospedali e che hanno avuto il coraggio di scegliere quali fossero le strutture che in questa fase dovevano partire. Questo ha aiutato anche Regione Lombardia a spingere su altri territori, affinché la scelta avvenisse tra le amministrazioni comunali e le ATS”. In concreto partiranno a breve due case della comunità (Calcinate e Garzaniga) alla ASST Bergamo Ovest e una per la ASST PG23 a Borgo Palazzo.

L’elenco non è definitivo: come noto partono per prime le strutture di proprietà pubblica, ma ce ne sono altre – espressione del privato e privato sociale – che solo formalmente (e temporaneamente) non fanno parte dell’elenco delle strutture per via delle indicazioni di Bruxelles.

Situazione epidemiologica (Alberto Zucchi, servizio epidemiologico aziendale ATS Bergamo)

I dati dell’ultima settimana oggetto di monitoraggio evidenziano un incremento dell’incidenza molto elevato. Con i 6.000 nuovi casi di positività, si è giunti infatti ad un tasso pari a 730 nuovi casi per 100.000 abitanti. Si sono coerentemente inoltre innalzati i valori dell’indicatore relativo alla quota % di positività rispetto ai tamponi diagnostici effettuati, ora pari a 7,6% rispetto al valore di 3,7% di settimana scorsa. Anche il dato dell’indicatore Rt, che esprime sinteticamente la forza di sviluppo della contagiosità virale, è salito a 2,5: siamo dunque in una situazione di forte espansività epidemica.

Si deve tuttavia sottolineare che è cambiato, rispetto alle ondate epidemiche precedenti, il contesto: l’84% della popolazione bergamasca si è vaccinata almeno con la prima dose. Ciò ha determinato, nonostante l’elevatissimo livello di incidenza, una “drammaticità” clinica molto meno rilevante, al momento.

Il contesto clinico mostra come la maggior parte dei soggetti siano asintomatici o paucisintomatici. Il sistema ospedaliero ha raggiunto il livello due di disponibilità nell’assetto dei posti letto dedicati al COVID: la situazione sui ricoveri è di contenimento importante. E’ importante inoltre sottolineare come attualmente in terapia intensiva i posti letti occupati siano per il 44% da pazienti fuori provincia, nonché come l’80% complessivamente siano occupati da persone non vaccinate neppure con la prima dose.

Campagna vaccinale (Antonio Sorice, coordinatore campagna vaccinale ATS Bergamo)

La campagna procede a tambur battente. Sono stati attivati centri vaccinali grandi e piccoli, si lavora sui centri vaccinali di prossimità, con l’inserimento delle farmacie che hanno aderito.

La copertura vaccinale della popolazione bergamasca è ampia, anche se rimane una fascia che non ha ricevuto la prima dose. Le terze dosi sono 337.472, con un forte incremento da dicembre.

Negli ultimi venti giorni abbiamo avuto numeri significativi.

Solo a dicembre ci sono state 307.000 dosi in totale, di cui 256.000 terze dosi: le dosi pediatriche sono state 7.800 e quelle per gli over 12 anni 11.000.

A gennaio (dal 1° al 31) sono a disposizione 315.000 slot (per prima, seconda e terza dose); buona parte sono già prenotati. Disponibilità analoga anche per quel che riguarda febbraio.

Le farmacie che hanno aderito sono 60 e hanno somministrato oltre 5.400 terze dosi.

In sintesi c’è un grande lavoro di prossimità in corso per completare il lavoro dei centri vaccinali.

Covid Hotel (Giuseppe Matozzo, Direttore Socio Sanitario ATS Bergamo)

Abbiamo riattivato il Covid hotel La Muratella con 58 posti messi a disposizione dal gestore: attualmente ne sono occupati 10. Accoglie persone Covid positive asintomatiche o paucisintomatiche, autosufficienti in condizioni di stabilità clinica che non possono effettuare l’isolamento domiciliare a casa. Il MMG compila una scheda tecnica e la manda all’indirizzo mail dedicato; ATS valida la proposta e la fa inserire nel portale regionale Priamo per procedere all’inserimento dell’utente nel Covid hotel. Il trasferimento avviene in giornata. Sono abilitati, oltre che i Medici di Medicina Generale, la Prefettura, le ASST e i servizi sociali dei Comuni.

Presidente del Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci Marcella Messina

“Abbiamo convocato questo incontro per rappresentare ai sindaci l’attuale situazione della pandemia e quanto insieme si sta facendo. Abbiamo anche comunicato ai sindaci che faremo degli incontri per presentare la delibera regionale con la riforma sanitaria”.

Presidente dell’Assemblea dei Sindaci del Distretto Bergamo Gianbattista Brioschi – “Il metodo della condivisione è stato una scelta del Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci che abbiamo portato avanti con convinzione, la cosa migliore messa in campo e i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti. Può esserci qualche sindaco scontento, soprattutto chi sul territorio ha i centri tampone, ma più di quel che è stato fatto non credo sia davvero possibile fare. Credo siano queste le soluzioni migliori trovate per fronteggiare la nuova ondata pandemica. Auspichiamo che siano efficaci e, soprattutto, resta fondamentale promuovere l’attenzione rispetto a iniziative estemporanee e non adeguatamente valutate che possono far salire i contagi. I sindaci, da parte loro, possono convincere i propri concittadini che ancora non lo hanno fatto a vaccinarsi”.

Presidente dell’Assemblea dei Sindaci del Distretto Bergamo Est Gabriele Cortesi

“Anche oggi è emerso un grande lavoro di sinergia tra ATS Bergamo e i Comuni per il tramite del Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci, sinergia che deve essere proficua anche in un momento come quello attuale di particolare recrudescenza dei contagi: il Decreto del Governo certamente aiuta il sistema intero a decongestionarsi e ad affrontare con maggiore chiarezza il diffondersi di questa variante Omicron. Molto importante è altresì la sinergia tra ATS e Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci in merito alla gestione dei fondi PNRR sulla missione 6, che riguarda le case di comunità, dove il lavoro è già iniziato e deve essere portato avanti bene: dopo l’individuazione delle sedi ora è necessario approfondire in modo condiviso il contenuto delle stesse”.

Presidente dell’Assemblea dei Sindaci del Distretto Bergamo Ovest Juri Imeri

“L’incontro odierno ha ribadito per l’ennesima volta l’importanza della vaccinazione, che ha limitato in modo significativo l’impatto delle conseguenze sanitarie sia per i cittadini che per le strutture ospedaliere. I numeri parlano da soli: l’80% dei ricoveri in ospedale è di persone non vaccinate. I bergamaschi e il territorio stanno rispondendo bene con circa 12.000 vaccinazioni al giorno, anche grazie a un’ottima organizzazione che coinvolge gli enti competenti, i sanitari, i comuni e il mondo del volontariato, ma questo non deve diventare un boomerang: i comportamenti individuali devono rimanere responsabili e di grande attenzione, cosa che purtroppo le dinamiche di questi giorni non stanno evidenziando sul territorio provinciale.

La rete dei sindaci, coordinata dal Consiglio di Rappresentanza, e il dialogo costante con Ats e Asst ha poi permesso di attivare risposte concrete e rapide anche in questa fase, con riferimento al Covid-Hotel e all’assistenza alle persone, tornata di grande attualità a causa delle numerose famiglie in isolamento.

E’ poi fondamentale capire l’impatto che avranno le nuove disposizioni sui punti tamponi attivi, che per fortuna aumenteranno in questi giorni con nuove aperture: è un serio problema che non può ricadere su pochi comuni (Dalmine, Treviglio e in parte Bergamo quelli più coinvolti), visti i risvolti legati alla viabilità, alla sicurezza, all’impegno del volontariato e delle forze dell’ordine.

Siamo insomma in una fase nuovamente delicata, che potrebbe precludere la ripresa delle scuole e delle attività lavorative: un rischio che si deve e si può evitare con comportamenti adeguati e continuando a spiegare l’importanza di aderire alla campagna vaccinale”.

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