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L'intervista

Preside dell’aeronautico indagato: “Una montatura, anche il Papa allora fa il saluto romano”

Giuseppe Di Giminiani: "Il video è stato manipolato ad arte da un giornale che ho querelato. Io volevo solo ringraziare i ragazzi ma al coro del duce sono rientrato a scuola, anche se non lo ritengo così grave"

Bergamo. Il dirigente scolastico dell’Istituto Aeronautico Locatelli Giuseppe Di Giminiani è indagato per apologia di fascismo dopo l’episodio del 25 ottobre scorso quando aveva risposto con un gesto interpretabile come un saluto romano ai cori inneggianti il duce dei suoi studenti. L’inchiesta è partita dalla denuncia alla procura di Genova del Comitato per gli Immigrati e contro ogni forma di discriminazione. Il Pubblico Ministero Eugenia Menichetti ha già inviato il fascicolo ai colleghi bergamaschi.

“Non ne so nulla, il mio avvocato (Lorenzo Cerescioli, ndr) ha verificato nei giorni scorsi e non risulta niente a mio carico, se non la denuncia di quel comitato. Per questo sono tranquillo, anche perchè è stata tutta una montatura”.

Cioè, come sono andate le cose secondo lei?

Io non ho fatto nessun saluto romano quel giorno. Tra l’altro era il mio compleanno e c’era un clima di festa. Ho solo alzato il braccio per ringraziare gli studenti dei cori che mi stavano facendo. Ma non quello del duce. Infatti quando è partito io sono rientrato. Poi il video è stato montato ad arte da un giornale che ne risponderà penalmente. Le mando quello originale così se rende conto.

Sta dicendo che l’ha querelato?

Certo, ho dato mandato al mio legale. Il nostro istituto è stato danneggiato da questa vicenda e chi l’ha organizzata ne dovrà rispondere davanti alla legge.

Però quel braccio che lei alza può essere interpretato come un saluto romano…

Scusi, ma allora anche il Papa ogni domenica quando si affaccia su piazza San Pietro lo fa. Nego con fermezza che il mio intento fosse quello. La nostra scuola è tra le più prestigiose in Italia e non può essere accostata a quell’ideologia. Tanto è vero che ogni anno ospitiamo un’associazione di partigiani che incontrano i ragazzi.

Ha preso provvedimenti nei confronti di quei ragazzi che hanno inneggiato al duce? 

Certo, ho convocato nel mio ufficio quel gruppo che cantava e gli ho detto che queste cose non vanno fatte.

Quelle parole però sono gravi, nessuna sospensione?

Non sapendo chi l’aveva fatto partire, non potevo sospendere a macchia d’olio. C’erano 500 studenti su quel piazzale. E poi secondo me non hanno fatto nulla di male, visto con duce si può intendere anche solo un comandante.

Lei ha simpatie politiche?

Nessuna di quel tipo. Io sono un liberale. Aggiungo che a scuola la maggior parte delle persone sono di centrosinistra e io non ho nulla contro di loro.

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