• Abbonati
Il caso

Bergamo, sindacati contro le aperture natalizie dei centri commerciali: “Siamo ancora in emergenza sanitaria”

Fisascat Cisl: “A rischio la salute di quasi 2000 lavoratori per il rischio assembramento”

In gioco ci sono “la sicurezza dei clienti” e la “salute per circa 2mila lavoratori”, oltre al “sacrosanto diritto delle loro famiglie di poter festeggiare degnamente le ricorrenze natalizie”.

Fisascat Cisl ha inviato una lettera ai maggiori centri commerciali della provincia di Bergamo e alle amministrazioni comunali dove hanno sede, dichiarando la propria contrarietà alla decisione (“presa senza coinvolgere le parti sociali”, sottolinea il sindacato), di aprire gli spazi commerciali nella giornata di Santo Stefano.

Il sindacato dei lavoratori del terziario di Bergamo ha da sempre poco gradito l’estensione delle aperture nei giorni delle maggiori festività. “Continuiamo a ritenere ingiusto e sbagliato non garantire a coloro che lavorano nel settore il giusto riposo durante le festività – dice Monica Olivari, segretaria provinciale -. Soprattutto ora, in queste condizioni e in una delle province che più ha pagato l’impatto degli ultimi due anni di pandemia”.

“Premesso che i protocolli sono ancora validi, che siamo ancora in piena emergenza sanitaria, che il continuo aumento dei casi di positività inizia a coinvolgere, nuovamente, anche il nostro territorio e che il numero di vittime che ha colpito il nostro settore e le perdite in termini di occupazione sono ancora una ferita aperta – conclude Olivari -, riteniamo inopportuno, oltre che rischioso creare le condizioni che favoriscano assembramenti in spazi non indispensabili”.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
Più informazioni
leggi anche
Eventi a Bergamo e provincia
"le due torri"
Stezzano, petizione per chiudere il centro commerciale il 26 dicembre
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI