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L'ex gleno

L’artista anarchico, il modellatore di uomini, l’infermiere, le geriatre: le tante voci di Carisma video

In un libro scritto da Carmen Tancredi con le fotografie di Maria Zanchi: il bianco e nero per gli operatori, i colori per i pazienti, in un intrecciarsi di voci che parlano della vita all'interno dell'ex Gleno

Bergamo. La Fondazione Carisma si racconta in un libro. Non un volume convenzionale ma una raccolta di voci: quelle degli operatori che vi lavorano all’interno e quella di alcuni ospiti che vivono nella struttura.

Dopo il periodo di isolamento dovuto al Covid, il presidente Miro Radici ha sentito il bisogno di tornare a far parlare dell’ex Gleno ed ha pensato di chiedere alla giornalista Carmen Tancredi di scrivere un libro.

Ma al presidente piacciono le storie, come quelle che raccontava Fellini nei suoi film, così è nata l’idea di rendere protagonisti tutti coloro che, insieme, danno vita alla Rsa.

Fondamentale il contributo della fotografa Maria Zanchi, che ha scelto di ritrarre i volti “nudi”, spogliati di qualsiasi status sociale, del presidente, del direttore del Carisma Fabrizio Lazzarini, di due geriatre, un infermiere, un’operatrice sociosanitaria. Il racconto è in forma di intervista e nelle risposte si legge tutta la passione e la dedizione che queste persone mettono nel loro lavoro.

“Danno tanto, ma ricevono tanto in cambio – spiega Radici -. Per noi l’ospite è al centro di tutto, il suo benessere fisico e psicologico sono fondamentali, vogliamo che si sentano accuditi, a casa loro”.

Ci sono poi le storie degli ospiti, in forma di racconto e con fotografie a colori.

Immancabile quella di Stefano Caglioni, “artista anarchico e sempre controcorrente”, come lui stesso si definisce, che da più di dieci anni risiede all’ex Gleno. Il Cagliù, conosciuto da tutti i bergamaschi, non cammina più ma continua a dipingere: nella sua stanza ci sono tele e pennelli attraverso i quali può continuare ad esprimersi.

Ennio e Gabriela sono una coppia di innamorati: lui è un ex psichiatra dell’Asl malato di Alzheimer, lei è sua moglie che abita nel loro appartamento a Bergamo ma che trascorre le sue giornate al Carisma, incapace di stare lontana dal marito. Durante il primo lockdown era disperata, non poteva più entrare da esterna a far visita al suo Ennio, così ha chiesto di farsi ricoverare ed ha trascorso diversi mesi nella stessa stanza insieme a lui. “Nel 2020 all’ex Gleno ho trascorso il più bel Natale della mia vita”, ha raccontato.

C’è la storia del “modellatore di uomini”, Alfredo Calligaris, uno dei padri della medicina sportiva a livello internazionale. “Lo conoscevo bene, poi ci siamo persi di vista – racconta il presidente Radici -. L’ho trovato al Carisma qualche anno fa, ci siamo incrociati alla messa di Natale e, nonostante i suoi 95 anni, mi ha riconosciuto. È stata una figura molto importante per lo sport italiano, per l’Atalanta, l’atletica, il ciclismo, lo sci.

La Fondazione Carisma guarda avanti e si prepara a tagliare un altro nastro: “Tra un anno e mezzo inaugureremo CasAlzheimer, una struttura all’avanguardia completamente dedicata ai pazienti affetti da questo morbo. Dal quale, ricordo, non si guarisce, ma l’ambiente circostante può servire ad attenuare i disturbi che ne derivano”.
Nei giorni scorsi la posa della prima pietra: “Confido di aprirla in diciotto mesi perché c’è tantissima richiesta. Sarà dura ma io sono un tipo testardo, quindi prevedo di farcela”, conclude Radici.

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