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Bergamo

Andrea Tremaglia nuovo coordinatore di FdI: “Per la Provincia non è positivo un solo candidato”

“Il mio compito sarà quello di radicare e di trasferire sul territorio l’identità e la linea nazionale di Giorgia Meloni”

Bergamo. Andrea Tremaglia è pronto a una nuova avventura in Fratelli d’Italia.

Il 34enne consigliere comunale di Bergamo è infatti ufficialmente diventato il coordinatore provinciale del partito di Giorgia Meloni, nel quale è iscritto sin dalla sua nascita nel 2012.

“È un periodo intenso, è stata una giornata intensa – commenta a Bergamonews al termine del suo primo giorno da nuovo incaricato -. Ho sentito tante persone e amici”.

La nomina è stata formalizzata a livello nazionale (da Giorgia Meloni in persona quindi), in condivisione con la coordinatrice regionale Daniela Santanché. L’investitura  è il frutto di un ottimo rapporto della leader sia con Tremaglia che con la stessa città di Bergamo, dove nel 2019 scelse di chiudere la campagna elettorale nazionale per le elezioni europee.

I due non si sono sentiti telefonicamente, ma c’è stato comunque uno scambio di messaggi, anche se con poco spazio ai motti di circostanza: “L’ho ringraziata, ma c’è molto da lavorare – spiega il neo coordinatore provinciale di Fdi -. I veri ringraziamenti si fanno sul campo”.

Una nomina che dovrà essere ripagata portando quindi su scala bergamasca i risultati ottenuti da Fratelli d’Italia a livello nazionale.

Il suo ruolo, Tremaglia, lo vede con una metafora calcistica. “Sono l’allenatore di una squadra molto grande. Anzi mi sento un mediano, un regista che fa girare la squadra”. In mezzo al campo a disegnare le geometrie del futuro: “In questo momento la sfida è la crescita, una sfida coinvolgente ma impegnativa, perché come hanno mostrato gli eventi di questi anni la crescita può portare anche a una perdita di contatto e di visione con la base e con il territorio. Fratelli d’Italia ha visto negli anni una crescita organica costante, ma nell’ultimo anno è stata impetuosa. Siamo un partito plurale e inclusivo a tutti gli effetti ormai e lo dimostra il fatto che dal 2019, quando alle europee eravamo arrivati al 7%, a oggi siamo quasi al triplo secondo i sondaggi. Siamo sulla strada giusta ma dobbiamo rispondere a questa crescita sostenendola”.

Se lui si sente un mediano (“non sono un fenomeno”, specifica), Giorga Meloni, dice, è invece Messi. “Oppure Ilicic, a seconda della fede calcistica”.

Il suo compito sarà dunque quello di radicare e di trasferire sul territorio l’identità e la linea nazionale. “Sono convinto che a livello bergamasco ci siano tanti stimoli per portare avanti un laboratorio politico. Siamo una provincia molto grande e ricca, anche in termini economici. Per questo le sfide di Bergamo sono oggi le sfide nazionali: l’inclusione sociale, la ripartenza economica. Tutte tematiche e battaglie molto bergamasche ma che possono offrire un contributo anche sul piano nazionale”.

Per Tremaglia e il gruppo di Fdi ci sarà subito un banco di prova da affrontare, ovvero il voto per il nuovo presidente della Provincia il 18 dicembre. Sulle elezioni di via Tasso però non vuole parlare di nomi, almeno per ora. “In queste settimane, leggendo i giornali, mi sembra si sia parlato molto di formule politiche confermando quello che temevo, e cioè che le elezioni provinciali sono diventate qualcosa di sganciato dalla realtà del cittadino per colpa di una legge scellerata (la legge Del Rio, ndr)”.

Fratelli d’Italia si concentrerà pertanto sui contenuti prima di prendere una posizione nei confronti degli altri attori. “Nei prossimi giorni voglio confrontarmi con i nostri amministratori proprio sui temi, decidendo le proposte cardine sulla base delle quali fare le nostre valutazioni”.

Nelle scorse settimane tuttavia circolava l’ipotesi di un candidato, per Fratelli d’Italia, diverso da quello appoggiato dal resto del centrodestra finora e cioè Pasquale Gandolfi. “Ragionando con un’ottica nazionale, per me non è positivo che ci sia un solo candidato, senza entrare nel merito della persona che non conosco bene”.

La decisione di un sostegno all’attuale presidente facente funzione sarà subordinata ancora una volta alle idee, motivo per cui una convergenza con il sindaco di Treviolo non sembra così facile. “Se dovesse avere le stesse idee di Fratelli d’Italia gli daremmo direttamente la nostra tessera, ma non credo sia questo il caso” commenta ironicamente Tremaglia.

Il dialogo con gli alleati della Lega e di Forza Italia però rimane aperto. “Sono curioso di comprendere perché abbiano fatto questa scelta. Gli amici del centrodestra – termina Tremaglia – rimangono sempre l’alveo in cui incanalare la nostra proposta”.

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