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Governo

I provvedimenti della manovra: bollette, pensioni, superbonus… E 12 miliardi per ridurre le tasse

“Tagliamo le tasse, stimoliamo gli investimenti", ha affermato il Presidente del Consiglio Mario Draghi presentando le linee guida.

Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al testo della legge di bilancio nella giornata di giovedì 28 ottobre.

“Questa è una legge espansiva, che accompagna la ripresa ed è in piena coerenza con gli altri documenti che guidano l’azione economica di questo governo. Si agisce sia sulla domanda ma anche molto sull’offerta: tagliamo le tasse, stimoliamo gli investimenti” ha affermato il Presidente del Consiglio Mario Draghi presentando alla stampa le linee guida.

“Al problema del debito pubblico, a quello delle prestazioni sociali inadeguate e alle altre giuste modifiche del nostro sistema sociale che non abbiamo potuto fare negli anni passati si esce attraverso la crescita: il Paese crescerà bene oltre il 6% e questa è una bussola e la strategia di questo governo”.

Il Premier ha rimarcato come “Bisogna mantenere questa crescita anche negli anni a venire, questi trimestri sono stati notevoli e il quarto si annuncia positivo. Sempre maggiore attenzione si mette sulla qualità di questa crescita e questa è una novità, è un mutamente nel pensiero di chi fa economia in Europa. L’Italia cresce molto ora, ma questa legge di Bilancio non assicura che questa crescita continui in futuro ma getta le basi perchè continui a un livello più alto e sia anche più equa”.

“Sulle tasse mettiamo 12 miliardi per ridurre la pressione fiscale e non 8 come si dice in giro. Otto miliardi vanno a un intervento mirato per ridurre le imposte sulle società, sulle persone, sul cuneo fiscale e ci sono varie ipotesi di impiego di questi 8 mld che definiremo con il Parlamento” ha aggiunto Draghi.

Ecco cosa prevede la manovra.

BOLLETTE LUCE E GAS

Arrivano altri 2 miliardi per “contenere gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico e del gas naturale nel primo trimestre 2022”. Lo prevede la bozza della manovra sul tavolo del Consiglio dei ministri. Con queste risorse “l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente provvede a ridurre le aliquote relative agli oneri generali di sistema”.

PENSIONI

“I requisiti di età anagrafica e di anzianità contributiva di cui al primo periodo del presente comma sono determinati in 64 anni di età anagrafica e 38 anni di anzianità contributiva per i soggetti che maturano i requisiti nell’anno 2022”. Lo prevede la bozza confermando il passaggio da Quota 100 a Quota 102. “Il diritto conseguito entro il 31 dicembre 2022 può essere esercitato anche successivamente. In sede di prima applicazione, entro il 28 febbraio 2022, il relativo personale a tempo indeterminato può presentare domanda di cessazione dal servizio”.

FONDO PER PENSIONI PMI IN CRISI

Poi, si legge nella bozza, un fondo da 600 milioni in 3 anni istituito per “favorire l’uscita anticipata dal lavoro, su base convenzionale, dei lavoratori dipendenti di piccole e medie imprese in crisi, che abbiano raggiunto un’età anagrafica di almeno 62 anni”. Il fondo ha una dotazione di 200 milioni di euro per l’anno 2022, 200 milioni di euro per l’anno 2023 e 200 milioni di euro per l’anno 2024.

APE SOCIALE PER LAVORI GRAVOSI

Magazzinieri, estetisti, portantini, addetti alle consegne, lavoratori delle pulizie, conduttori di veicoli, di macchinari mobili e di sollevamento, maestre di scuola materna e primaria: sono alcune delle categorie che rientreranno nell’Ape sociale per i lavori gravosi. Per questi sarà possibile a fronte di 36 anni di contributi, gli ultimi dei quali impegnati in queste attività, a 63 anni chiedere l’Ape. Lo prevede la bozza della manovra. Per i disoccupati non sarà più necessario avere terminato la Naspi da tre mesi.

OPZIONE DONNA A 60 ANNI

Sale di due anni il limite di età per accedere a Opzione donna: secondo la bozza della manovra non sarà più possibile accedere alla misura che prevede il calcolo dell’assegno completamente contributivo a 58 anni per le dipendenti oltre a un anno di finestra mobile (18 mesi per le autonome) ma saranno necessari 60 anni (61 per le autonome ) con 35 di contributi.

CONTRATTO DI ESPANSIONE

Il contratto di espansione, che consente lo scivolo pensionistico fino a cinque anni favorendo il turnover, viene esteso agli anni 2022 e 2023 e per questi due anni “il limite minimo” dei dipendenti delle imprese scende a cinquanta, soglia per potervi accedere. È quanto prevede la bozza della legge di Bilancio. Numero complessivo calcolato anche “nelle ipotesi di aggregazione stabile di imprese con un’unica finalità produttiva o di servizi”.

REDDITO DI CITTADINANZA

Rifinanziamento del Reddito di cittadinanza, stretta sui controlli e sui reati che impediscono di accedere alla misura, nuovi meccanismi per favorire la ricerca del lavoro dei beneficiari: sono alcune delle misure sul Reddito contenute nella bozza della manovra. I beneficiari “occupabili” dovranno sottoscrivere il Patto per il lavoro contestualmente all’invio della domanda di Rdc e potranno rifiutare massimo due offerte di lavoro pena la decadenza dal beneficio.

TAGLIO REDDITO DI CITTADINANZA DI 5 EURO AL MESE

Dopo i primi 6 mesi il Reddito di cittadinanza subirà un taglio di 5 euro al mese: lo prevede la bozza della manovra. La misura si applica solo agli “occupabili”, cioè i soggetti tenuti agli obblighi connessi alla fruizione del Rdc. Esclusi dal taglio i nuclei con bimbi sotto i 3 anni o disabili gravi o non autosufficienti. La riduzione non si applica a chi riceve meno di 300 euro (moltiplicati per il corrispondente parametro della scala di equivalenza). Il taglio viene sospeso quando almeno un componente del nucleo inizia a lavorare.

CASHBACK

La misura voluta dal governo Conte è destinata a essere cancellata. Partita il primo gennaio 2021 consentiva di ottenere il rimborso del 10% sull’importo degli acquisti con le carte. Già sospesa fino alla fine dell’anno ora viene archiviata anche nel 2022 mettendo a disposizione 1,5 miliardi, che saranno destinati alla riforma degli ammortizzatori sociali.

SUPERBONUS

Proroga del superbonus al 110% per il 2023, poi scatta il decalage al 70% per il 2024 e al 65% per il 2025: lo prevede la bozza della manovra. Arriva anche l’estensione per il 2022 per unifamiliari e villette ma con un tetto Isee fissato a 25mila euro e limitato dunque alle prime case.

BONUS FACCIATE

Proroga di un anno per il bonus facciate: la bozza della manovra prevede che la misura sia rinnovata per il 2022 ma la percentuale della detrazione scende dal 90 al 60%.

BONUS MOBILI

Arriva la proroga per tre anni, fino al 2024, del bonus mobili e elettrodomestici ma cala di due terzi il tetto di spesa in base al quale è calcolata la detrazione del 50%: in passato era a 10mila euro, poi nel 2021 è stato elevato a 16mila euro, ora passa a 5mila euro. Lo prevede la bozza della manovra. Il bonus riguarda mobili o elettrodomestici per l’arredo di immobili oggetto di ristrutturazione.

ECOBONUS

Confermata la proroga dell’ecobonus e del sismabonus fino al 2024. Lo si legge nella bozza della manovra. Tra le misure che vengono rinnovate anche gli incentivi per le finestre, che restano al 50%.

PROROGA AGEVOLAZIONI PRIMA CASA UNDER 36

La manovra in arrivo prorogherà fino al 31 dicembre 2022 le agevolazioni all’acquisto della prima casa per i giovani sotto i 36 anni e per i nuclei familiari monogenitoriali con figli minori. Secondo quanto si legge nella bozza, il Fondo di garanzia per la prima casa – che concede garanzie su mutui ipotecari al 50% della quota capitale – verrà rifinanziato con ulteriori 242 milioni di euro per l’anno 2022.

SCONTO AFFITTI UNDER 31

Uno sconto sull’affitto per i giovani tra i 20 e i 31 anni che escono di casa e hanno un loro reddito: lo prevede la bozza della manovra che introduce una detrazione del 20% fino a 2.400 euro per chi ha reddito entro i 15.493,71 euro. Lo sconto vale sia se si affitta un intero appartamento sia se si prende in locazione una stanza.

FISCO

Otto miliardi all’anno dal 2022 per il taglio dell’Irpef e dell’Irap. È quanto si legge nella bozza. Due gli obiettivi: il primo punta “a ridurre l’imposta sui redditi delle persone fisiche con l’obiettivo di ridurre il cuneo fiscale sul lavoro e le aliquote marginali effettive, da realizzarsi attraverso sia la riduzione di una o più aliquote sia una revisione organica del sistema delle detrazioni per redditi da lavoro dipendente e del trattamento integrativo”; il secondo punta a ridurre “l’aliquota dell’imposta regionale sulle attività produttive”.

AGENZIA UNICA ENTRATE-RISCOSSIONE

Agenzia delle Entrate-Riscossione sarà incorporata all’interno dell’Agenzia delle Entrate: lo prevede la bozza della manovra, che procede all’accorpamento delle due agenzie (Ader ora è un ente strumentale delle Entrate) e che cancella l’aggio sulla riscossione, prevedendo per il funzionamento del servizio una copertura di 990 milioni.

FAMIGLIA E SCUOLE DELL’INFANZIA

Diventano strutturali i 10 giorni di congedo obbligatorio per i papà e arrivano fondi aggiuntivi per asili nido e scuole dell’infanzia. Il Fondo unico per l’edilizia scolastica è incrementato di 200 milioni di euro a decorrere dall’anno 2027.

CARTA 18ENNI DAL 2022

Dal 2022 i 18enni avranno una Carta elettronica per le spese culturali. Diventa strutturale il bonus Cultura introdotto nel 2016 ma introduce un tetto di reddito di 25mila euro annui. Vengono stanziati 230 milioni l’anno per i 18enni residenti e in possesso di permesso di soggiorno. La Carta, il cui importo sarà fissato con decreto ministeriale, varrà per teatri, cinema, concerti, libri, quotidiani, musica e film, mostre, aree archeologiche e parchi, ma anche corsi di musica, teatro e lingua.

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