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Le pagelle di samp-atalanta

Zapata incontenibile e Ilicic fuoriclasse, Malinovskyi invece si vede poco

Bene in difesa Scalvini e Lovato. Ancora inconcludente Miranchuk

Musso 6,5 : Champions a parte ( Villareal e United) rimangono i punti di domanda sulle sue prestazioni, in particolare nell’ultima con l’Udinese. A 27 anni quanto residuano margini di miglioramento ? Le aspettative rimandano ai 20 milioni di euro per portarlo a Bergamo. Alti e bassi , la roulette di Marassi torna in positivo fin dalla prima mezz’ora con una grande uscita a chiudere su Caputo. Tacchetti da rivedere per un scivolone da film di Dario Argento che non fa vittime.

De Roon 7 : Vorrebbe sempre arrivare primo sul pallone, sballottato di ruolo non sempre si ritrova con la velocità non proprio da difensore, si arrangia con il senso della posizione, recita meglio quando accompagna da centrocampista. Ancora una volta dimostra grande duttilità

Palomino 7 : Stoico, pure lui con qualche problema non ama arrendersi da vero gringo tenuto conto che in Argentina il termine è associato a italiano. Ben presto arriva la risposta arbitrale a Gasp affidata a Prontera, classe 1986, che gli sventola un giallo esagerato dopo nemmeno un quarto d’ora. A pensare male ? Era noto a tutti che risultava diffidato, oltre che quasi azzoppato tanto da dovere uscire dopo il primo tempo.

Scalvini 7 ( 1’ 2t) : Senza paura a prendersi Candreva, non certo un simpaticone per la seconda nella serie maggiore.

Lovato 7 : Difensore arcigno non si perde in preziosismi e emozioni, quando esce Palomino prende posizione con l’esperienza di un veterano a conferma della validità dell’acquisto . Serviva solo tempo che l’emergenza ha, ben per lui, ha accorciato.

Maehle 6,5 : Chiamato a fare quello che gli riesce con la sua Nazionale ci va vicino di testa dopo manco cinque minuti. Assist per uno sfinito Zapata a dieci dal termine che non viene valorizzato.

Koopmeiners 6,5 : Lavoro sporco, tanta copertura e qualità al servizio del collettivo.

Freuler 7,5 : Fioretto intelligente senza rinunciare a blandire la clava, lo trovi dappertutto anche con grande precisione nei disimpegni. Finisce in scioltezza, senza grandi rischi dominando le poche situazioni che la Sampdoria riesce a cavalcare.

Zappacosta 6,5 : Motorino spinge tanto, a sorpresa parte a sinistra, distratto non sale convalidando il gol iniziale di Caputo. Errore grave, un piccione viaggiatore rimette il paso a posto, di nuovo spostato a destra da dove non si fanno attendere due assist consecutivi per Zapata che non sbaglia.

Pezzella Sv (33’ 2t).

Pasalic 6 : Dopo prestazioni a mille il turbo si ingolfa. Costringe Thorsby al giallo per bloccare un suo inserimento. (25’), poco altro che vale solo per la sufficienza

Ilicic 7,5 (13’ 2t) Prende calci e il giallo per proteste. Marassi gli riserva ( fischi) lo stesso trattamento per Gasp ex genoano. Entra convinto anche a sacrificarsi, buon segno ripagato dal sinistro del fuoriclasse che non muore mai, a tempo scaduto.

Malinovskyi 5,5 : Si presenta solo alla fine del primo tempo con un sinistro in curva. Si ripete cambiando solo curva all’inizio del secondo tempo ma con lo stesso risultato. Si è visto poco per come viene atteso e per quello che può dare.

Miranchuk Sv ( 33’2t): Talento solo potenziale resta inespresso, difficile calarsi nel campionato italiano come giudicarlo per il solo quarto d’ora finale

Zapata 7 : Imprescindibile, Gasp dice per 60 minuti quindi lui non può perdere tempo, ci prova subito col destro a fare la barba al palo. Poi la porta gli sorride due volte, doppietta che sistema le cose salvo per gli stretti osservanti che la derubricano individuando un’autorete.

Piccoli Sv : ( 41’2t) Entra per meritarsi la doccia, ci riesce con lo spirito di un guerriero andando vicino alla sua specialità per un quasi gol alla Cesarini che lui manco può sapere chi sia.

Gritti 7 : Lui è Gandhi rispetto a Gasp che lo dirige dalla tribuna, con a fianco il fido Raimondi, a celebrare le 200 da mister atalantino, emergenza infortuni che non si placa con il dilemma se giocare a tre o a quattro camuffato, ancora a cercare soluzioni ci rimette De roon, arretrato di nuovo sulla linea difensiva. Perché non giocare a quattro ? Non c’è due senza tre per Tullio Gritti che centra la terza vittoria contro la Doria. Portafortuna.

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