Bergamo. Molti dei cestini fino a pochi giorni fa stracolmi, ora sono vuoti. E anche i locali dei contatori del gas, trasformati in vere e proprie discariche, sono tornati alla loro funzione originale.
Il lavoro da fare è ancora tanto (nei box, ad esempio, la situazione è praticamente immutata) ma qualcosa si è mosso alle case Aler di via Moroni, dove sono stati effettuati dei lavori di pulizia dopo il reportage di Bergamonews sul degrado e l’incuria.
Tra i cortili e le aiuole del complesso si trovava un po’ di tutto: bottiglie, cartacce, mascherine, persino reggiseni e pannolini, gomme d’auto e carcasse di biciclette.
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“Bene! – commenta il Consigliere regionale Niccolò Carretta (Azione) che aveva denunciato la situazione attorno ai civici 307 e 319 -. Mi chiedo però perché si debba arrivare a farlo solo dopo segnalazioni pubbliche”.
In totale, sono un centinaio gli appartamenti. I residenti – oltre che lamentarsi dello sporco – hanno parlato anche di furti, vandalismi e presunti episodi di spaccio. A conferma del clima non troppo sereno, qualcuno ha pure montato sulla propria finestra una telecamera (abusiva, ovviamente) puntandola sul cortile come deterrente. Quella, però, è sempre lì.
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