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La protesta

Giò Style di Urgnano, aperta la procedura di mobilità per 17 persone

Uno degli aspetti più contraddittori della vicenda è che da tempo nel reparto di produzione operano lavoratrici e lavoratori dipendenti di società terze che, soprattutto nell’ultimo periodo, hanno preso il posto delle dipendenti e dei dipendenti non richiamati in azienda

Urgnano. “Ragioni strutturali e non temporanee”. Questa è la motivazione con la quale l’azienda Giostyle di Urgnano, nella serata del 30 settembre, ha comunicato l’avvio della procedura di mobilità per 17 dipendenti del reparto produzione.

L’azienda è stata acquisita nel 2019 da Fabio Battistelli, titolare anche della catena di negozi “Risparmio casa” che vendono anche prodotti a marchio Giostyle.
L’azienda motiva la decisione asserendo l’insostenibilità del costo del personale” e la difficoltà finanziaria in cui versa in seguito al recente incendio che ha interessato parte del magazzino.

Alla Uiltec tali motivazioni appaiono quantomeno pretestuose.
Già ad aprile l’azienda, non essendo interessata a mantenere al proprio interno la parte produttiva, ha ceduto il personale ad un terzista che produceva in loco, il quale ha rescisso il contratto di appalto a settembre.
Le lavoratrici e i lavoratori, che ad aprile erano stati messi al riparo con un accordo sindacale che prevedeva il riassorbimento, sono stati riassunti in data 17 settembre da Giostyle, ma i dipendenti non sono mai stati richiamati sul posto di lavoro.

giò style protesta per mobilità

Uno degli aspetti più contraddittori della vicenda è che da tempo nel reparto di produzione operano lavoratrici e lavoratori dipendenti di società terze che, soprattutto nell’ultimo periodo, hanno preso il posto delle dipendenti e dei dipendenti non richiamati in azienda.
Per la Uiltec tale scelta di ricorrere alle “scatole cinesi” per risparmiare sul costo del lavoro è inammissibile.
Per queste ragioni, in particolare per il trattamento inaspettato subito dopo anni di anzianità aziendale, la Uiltec d’intesa con le lavoratrici e i lavoratori di Giostyle ha organizzato un presidio davanti ai cancelli dell’azienda che si è tenuto venerdì 1 ottobre. Seguiranno altre iniziative, anche attraverso i media, finalizzate a sensibilizzare l’opinione pubblica in merito alla deprecabile decisione aziendale.

“La decisione Giostyle di abbassare i costi del lavoro riducendo il salario dei lavoratori è pretestuosa ed irricevibile e scatena una guerra tra maestranze costringendole ad abbassare il proprio stipendio pur di lavorare – dichiara Gianfranco Salvi, segretario generale della Uiltec di Bergamo -. Sostituire i propri lavoratori, in costanza di rapporto di lavoro, con altri esterni offende la professionalità e l’attaccamento all’azienda sempre dimostrato, calpestando la dignità delle persone coinvolte. La Uiltec si batterà insieme a lavoratrici e lavoratori al fine di poter ripristinare una situazione accettabile e decorosa”.

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