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Cultura e spettacolo

ArtVerona parla bergamasco: non solo col direttore artistico, ma con progetti e gallerie

Stefano Raimondi, direttore artistico, finalmente, dopo oltre un anno di lavoro sul fronte digitale, ora può finalmente vedere realizzarsi dal vivo la prima edizione da lui diretta. Di Bregamo anche due curatrici del progetto "Performance & The City", Claudia Santeroni e Maria Marzia Minelli

ArtVerona, in programma dal 15 al 17 ottobre, parla parecchio bergamasco. Sia tra le file dello staff di direzione e curatoriale, sia tra i protagonisti della fiera, infatti emergono volti, professionalità e prodotti artistici che molto hanno ache vedere con Bergamo.

Il primo referente è Stefano Raimondi, direttore artistico di ArtVerona che finalmente, dopo oltre un anno di lavoro sul fronte digitale, ora può finalmente vedere realizzarsi dal vivo la prima edizione da lui diretta, e che ha portato alla manifestazione la sua esperienza e le sue relazioni all’interno dell’ #ItalianSystem (questo l’hashtag-titolo che ha scelto e che riassume in maniera eccellente la mission della fiera)

Sempre da Bergamo vengono poi le due curatrici del progetto “fuori fiera” “Performance & The City“, Claudia Santeroni e Maria Marzia Minelli: si tratta di una delle novità più significative del programma di appuntamenti collaterali che ArtVerona organizza in luoghi importanti della città di Verona, in questo caso sono tre performance al Museo di Castelvecchio delle artiste Marijke De Roover, SAGG Napoli e Sophie Jung.

All’edizione numero 16 della rassegna veronese partecipa la galleria di Bergamo Traffic Gallery nella sezione Solo – in cui le gallerie sono invitate a valorizzare con un progetto monografico un giovane artista italiano – e di Spazio Volta in LAB1, la sezione curata da Giulia Floris dedicata alle realtà sperimentali no profit attive in Italia per l’arte contemporanea e alle loro collaborazioni con gli altri settori del sistema – in questo caso Spazio Volta presenterà un progetto sviluppato con il Mattatoio di Roma come rappresentante dei programmi di residenza per artisti.

stefano raimondi (foto Paolo Biava)

 

Performance & The City

Da venerdì 15 a domenica 17 ottobre il Museo di Castelvecchio ospiterà i tre appuntamenti tutti al femminile di Performance & The City, a cura di Claudia Santeroni e Maria Marzia Minelli, con le performance di Marijke De Roover, SAGG Napoli e Sophie Jung, tre artiste internazionali che presentano le loro declinazioni di alcuni dei temi più urgenti su cui la contemporaneità impone una riflessione.

Nei lavori di queste tre artiste è centrale la contaminazione tra presenza scenica, aspetto performativo del linguaggio e capacità di modellare lo spazio attraverso voce, testo, scultura, suono e video.

SAGG Napoli si esibirà nel giardino di Castelvecchio in una performance che ruota attorno alla disciplina del tiro con l’arco. L’arco è uno strumento di difesa, ma anche di caccia, sviluppato nelle varie parti del pianeta in tempi diversi ed indipendenti. Artemide-Diana è anticamente la dea di questa disciplina e l’artista diventa quindi in questo contesto una cacciatrice la cui grazia femminile contrasta con la pericolosità dell’arma.

Marijke De Roover, con la performance Live, Laugh, Limerence, metterà in discussione la tradizionale rappresentazione del momento dell’innamoramento nella cultura di massa. Se le canzoni spesso tentano di descrivere come ci dovremmo sentire quando ci innamoriamo, creando stereotipi che confrontiamo con le nostre esperienze reali, l’opera classica è invece costellata di storie di violenza. Avvalendosi di stralci di commedie romantiche, brani musicali e cartoni animati, l’artista, vestita da principessa, mentre attraversa cantando la Galleria delle Sculture di Castelvecchio, ci racconterà un’alternativa alla lettura convenzionale della donna innamorata.

Sophie Jung, mettendo in scena una visita guidata di fantasia negli stessi spazi di Castelvecchio, condurrà infine il suo pubblico in un nuovo confronto con le opere esposte, raccontando loro una genesi fantasiosa di quanto incontrano nel museo.

La Fiera 2021

ArtVerona si svolge nella giornata di domenica 17 ottobre in contemporanea a Vinitaly Special Edition, evento nato con l’obiettivo di una ripartenza del settore vitivinicolo con un format innovativo, professionale e una forte vocazione all’internazionalità.

La grande novità dell’edizione 2021 è Red Carpet, progetto immersivo che mette il visitatore al centro dell’esperienza, certificando nel migliore dei modi il ritorno in presenza della manifestazione. Il progetto è stato affidato a Paola Pivi (Milano, 10 maggio 1971), tra le più importanti artiste internazionali, che realizzerà per la Galleria dei Signori della fiera un’installazione che prenderà la forma di un tappeto interamente vivibile in uno spazio di oltre 700 metri quadrati.

Nell’ottica di una fiera sempre più attenta alla tematica ambientale, l’opera è realizzata in partnership con Aquafil S.p.A. uno dei principali attori in Italia e nel mondo nella produzione di fibre sintetiche da materiale di riciclo.

ArtVerona in sicurezza

Veronafiere, dal 2020 capofila di AEFI – Associazione Esposizioni e Fiere Italiane, ha messo in campo ingenti risorse economiche ed organizzative per assicurare a tutti gli espositori e visitatori una permanenza nei padiglioni in sicurezza senza però snaturare il senso della visita.
In cartella stampa il testo completo del Protocollo per il contenimento dell’epidemia di COVID-19 predisposto da Veronafiere.

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