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La stangata

Bollette per l’energia, il ministro: “Nel prossimo trimestre nuovo aumento, del 40%”

Dopo l’annuncio le associazioni dei consumatori e tutti i partiti hanno chiesto di battere un colpo.

Il primo di ottobre l’Autorità per l’energia (Arera) comunicherà come ogni trimestre gli aumenti in arrivo per le famiglie in regime di tutela, quelle cioè che non si sono ancora rivolte al mercato libero. E il ministro della transizione ecologica, Roberto Cingolani, annuncia che l’andamento dei prezzi di gas ed elettricità, entrambi ai massimi storici sia per problemi di carenza di offerta sia per effetto del rialzo senza precedenti del costo delle quote di Co2, fa prevedere un nuovo incremento a doppia cifra dopo quello registrato a luglio. Con queste parole: “Lo scorso trimestre la bolletta elettrica è aumentata del 20%, il prossimo trimestre aumenta del 40%. Queste cose vanno dette, abbiamo il dovere di affrontarle. La transizione ecologica deve andare di pari passo con quella sociale, altrimenti le imprese perdono competitività e i cittadini con reddito medio bassi faticano ulteriormente per pagare dei beni primari come l’energia”.

Dopo l’annuncio della stangata in arrivo le associazioni dei consumatori e tutti i partiti hanno chiesto di battere un colpo. Nelle scorse settimane si sono rincorse voci sull’intenzione di trasferire sotto la fiscalità generale almeno gli oneri per il sostegno alle rinnovabili, che pesano per il 70% degli oneri generali di sistema (a loro volta circa un quarto della bolletta). A pagare sarebbero in quel caso tutti i contribuenti.

In parallelo, per mettere una pezza ex post ai rincari – posto che le cause sono molteplici e richiedono probabilmente un intervento a livello Ue – si può seguire la strada indicata a luglio dal presidente dell’Arera, Stefano Besseghini, e in parte già percorsa: utilizzare strutturalmente, per calmierare i prezzi, tutti i proventi delle aste del mercato europeo dei permessi di emissione di Co2.

Poi il ministro ha precisato che “il governo è fortemente impegnato per la mitigazione dei costi delle bollette dovuti a queste congiunture internazionali e per fare in modo che la transizione verso le energie più sostenibili sia rapida e non penalizzi le famiglie. Stiamo elaborando una serie di interventi strutturali, qualcosa che deve rimanere, anche a livello fiscale”. E, avendo diffuso un dato che non arrivava da Arera, ha ricordato che “i dati tendenziali sugli aumenti dei costi dell’energia sono noti e monitorati da tempo dagli addetti ai lavori: le variazioni delle bollette sono stabilite ogni trimestre dall’autorità per l’energia sulla base del costo delle materie prime come il gas e dal costo della CO2”.

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