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Il caso

Da Palazzago a Mapello per la spesa nella prima ondata Covid: “Archiviate le multe da 400 euro”

Era l'aprile 2020 e tra i sindaci dell'Isola era volata qualche scintilla. Motivo della diatriba le sanzioni inflitte ad alcuni cittadini di Palazzago che si erano recati all'Ipercoop del centro commerciale Continente su suggerimento del loro primo cittadino

Palazzago. “Informiamo con piacere la cittadinanza che il Prefetto di Bergamo ha emanato il decreto di archiviazione delle sanzioni da 400 euro l’una irrorate dai vigili di Mapello a quattro cittadini di Palazzago per essersi recati, a ridosso dei propri confini comunali e con la nostra ordinanza in mano, ad effettuare la spesa nel lontano aprile 2020”. Lo rendo noto su Facebook il sindaco di Palazzago, Michele Jacobelli (Lega).

Erano i drammatici (e piuttosto confusi) giorni della prima ondata Covid, e tra i sindaci dell’Isola era volata qualche scintilla. Motivo della diatriba le multe (quattro quelle accertate) inflitte ad altrettanti cittadini di Palazzago che avevano scelto l’Ipercoop del centro commerciale Continente di Mapello per la spesa.

“Sul nostro territorio ci sono solo quattro alimentari e un discount, realtà troppo piccole per soddisfare le esigenze di un paese di 4.500 abitanti – aveva spiegato Jacobelli a Bergamonews -. Per questo, seguendo anche le direttive arrivate dalla Prefettura – specifica – mi sono permesso di indicare ai miei cittadini due supermercati di due comuni vicini per le spese più grosse”. La Conad di Almenno San Bartolomeo e l’Ipercoop di Mapello, citati esplicitamente in un’ordinanza sindacale datata 23 marzo. Un suggerimento che non era piaciuto alla collega di Mapello Alessandra Locatelli, timorosa di “assembramenti ingiustificati” – così aveva dichiarato – all’interno del suo comune.

“Il decreto prefettizio di archiviazione delle sanzioni contestate – conclude il sindaco Jacobelli – richiama la propria circolare interpretativa, con effetto retroattivo, n. 31809 del 9.04.2020 (leggila qui) che chiariva come gli spostamenti per approvvigionamenti alimentari fossero consentiti anche nei Comuni limitrofi quando non si trovino tutti i generi di prima necessità nel proprio territorio”.
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