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Il paese natale

A Tagliacozzo una stele per il carabiniere Emanuele Anzini ucciso a Terno d’Isola

Un monumento, una targa e una piazza dedicata all'appuntato investito e ucciso nel giugno di due anni fa a Terno d'Isola.

A Poggio Filippo, frazione del Comune di Tagliacozzo, in provincia de L’Aquila, è stata posta una stele per ricordare Emanuele Anzini, l’appuntato scelto dei carabinieri investito e ucciso nel giugno di due anni fa a Terno d’Isola.

Doveva essere una normale notte di controlli quando, tra il 16 e il 17 giugno 2019, poco prima delle 3, è accaduta la tragedia: un’Audi A3 guidata da un cuoco 34enne di Sotto il Monte, risultato poi in stato di ebbrezza, è piombata addosso all’appuntato in servizio nel nucleo operativo radiomobile della stazione carabinieri di Zogno e lo ha trascinato per una cinquantina di metri, senza lasciargli scampo.

La vittima è stata falciata e uccisa lungo via padre Albisetti, la strada provinciale che da Presezzo e Bonate Sopra porta a Sotto il Monte. Aveva solo 41 anni.

Su iniziativa della Pro Loco di Poggio Filippo, paese d’origine dell’appuntato, prima il monumento e poi in un secondo momento la piazza, riqualificata, verrà intitolata ad Emanuele Anzini. Prima della benedizione della targa e del monumento con la scalinata dipinta con i colori simbolici dell’arcobaleno, in segno di pace e non violenza, sormontata dal tricolore, Don Abel Koundouno, nella celebrazione eucaristica, ha voluto ricordare il carabiniere sulmonese.

“Ricordiamo Emanuele, un giovane di questo paese -ha detto il sacerdote-, che abbiamo conosciuto personalmente o di cui ne abbiamo sentito parlare. Lui ha saputo dare un senso alla sua vita. Ci siamo raccolti in suo suffragio, ricordando lui e i compagni dell’arma che hanno dato la vita per la pace, per la giustizia tra i popoli, che si sono impegnati per la difesa della dignità di ogni persona”.

Reteabruzzo.com ha raccolto la testimonianza di Sara Anzini, giovane figlia dell’appuntato: “Sono commossa e contentissima di questa iniziativa davvero lodevole presa dalla pro loco di Poggio Filippo, oltretutto acquista ancor più significato perché promossa da giovani del posto, che hanno dimostrato sensibilità e che mi onorano di custodire la memoria di mio padre, vittima del dovere di servizio allo Stato e ai cittadini”.

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