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Bergamo

No Parking: “L’Unesco vuole urgentemente la valutazione d’impatto della Fara, ecco il documento”

Spiegano i No parking: "Il WorldHeritageCentre ha reso pubblico sul suo sito online il documento contenente tutte le decisioni prese durante la 44ª Sessione della Commissione del Patrimonio Mondiale, compresa quella riguardante Bergamo e il sito transnazionale di cui fa parte".

Il comitato No Parking Fara torna all’attacco del comune di Bergamo sul parcheggio nel centro storico della città e, dopo il primo annuncio, sminuito di fatto dall’amministrazione (leggi), ora mostra il documento con cui l’Unesco chiede in modo ufficiale la valutazione di impatto ambientale relativa al grande parcheggio in costruzione in un’area adiacente al patrimonio dell’umanità (le Mura venete).

Spiegano i No parking: “Il WorldHeritageCentre ha reso pubblico sul suo sito online il documento contenente tutte le decisioni prese durante la 44ª Sessione della Commissione del Patrimonio Mondiale, compresa quella riguardante Bergamo e il sito transnazionale di cui fa parte”.

Il Comune, proseguono, “del resto, già ben conosceva da tempo e anche ufficialmente – nonostante i vari dinieghi rilasciati alla stampa ancora a fine luglio – i contenuti esatti della decisione. Infatti l’11 giugno aveva già ricevuto una notifica ufficiale da parte dell’Ufficio Unesco del Ministero della Cultura contenente la Bozza di Decisione che doveva soltanto essere ratificata (quindi senza alcuna possibilità di discussione né modifica) durante la sessione di luglio. Il che è stato”.

Pur conoscendo bene i contenuti della decisione dell’Unesco, ancora a fine luglio l’amministrazione comunale aveva diramato ai giornali un comunicato in cui asseriva che “il sito è al lavoro per la realizzazione della propria HIA, che – attenzione – si riferisce ai valori per cui il sito è stato iscritto nel Patrimonio Mondiale e non al parcheggio in sé. […] Di questo procedimento, che è una prassi per Unesco, non è indicata altra scadenza se non quella del 1° dicembre 2022”.

Invece, i documenti mostrano che: “L’Heritage Impact Assessment (Valutazione d’Impatto sul bene Unesco) a cui fa riferimento Unesco è proprio quello richiesto dall’Icomos al Comune già nel 2018 e nuovamente nel 2019 con le seguenti parole: ‘It is necessary to perform a Heritage Impact Assessment to study the Impact of the car park project on the Bergamo component'”.

Insomma, “l’Unesco sta solo gentilmente intimando al Comune di fare quello che Icomos da tre anni gli sta chiedendo di fare. E dice anche che il Comune deve farlo urgentemente (il termine di dicembre 2022 è per la documentazione da presentare sull’intero sito transnazionale)”.

Qui le pagine del documento in francese dedicate alle Mura di Bergamo

 

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