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Bergamo

Al liceo artistico sparisce la bandiera dell’Italia: “Usata per fare festa, ma adesso riportatela”

Il preside Cesare Emer Botti la prende con ironia: "Va bene che la nazionale è arrivata in finale e che dopo più di un anno di lockdown c'è voglia di festeggiare, ma se non ce la portate via ci fate una cortesia"

Le speranze di rivederla lì, al suo posto, alla vigilia della finalissima di Euro 2020 contro l’Inghilterra sono basse, bassissime. Ma il preside del liceo artistico Giacomo e Pio Manzù di Bergamo, Cesare Emer Botti, un po’ ci crede lo stesso. “Va bene che la nazionale di calcio sia arrivata in finale. Va bene che dopo più di un anno di lockdown nasca l’esigenza di festeggiare  ed esultare collettivamente per il traguardo raggiunto, ma se almeno la bandiera dell’Italia non ce la portate via ci fareste anche una cortesia. Per riacquistarla – osserva – dobbiamo utilizzare soldi pubblici”.

Quel che è certo è dopo l’arrabbiatura iniziale, nell’animo del dirigente scolastico si è presto insediata l’ironia. “Se domani l’Italia vince mi aggiro per le vie del centro a vedere se qualcuno ce l’ha… L’asta in alluminio è abbastanza unica”, scherza il preside, con una richiesta ben precisa: “Va bene un articolo di colore, ma non mettetela troppo sul pesante… Alla fine è una ragazzata”. E chissà che magari, dopo aver letto le parole del preside e festeggiato l’eventuale vittoria dell’Italia, la bandiera non tornì lì, al suo posto.

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