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La nomina

Il bergamasco Raoul Tiraboschi vicepresidente di Slow Food: “Un orgoglio”

Avvocato civilista di Seriate, 50 anni, già fiduciario di Slow Food Bergamo: ecco chi è il nuovo vicepresidente del movimento di Carlin Petrini

C’è anche un bergamasco, Raoul Tiraboschi, nel nuovo direttivo nazionale di Slow Food Italia. È stato eletto al termine del decimo Congresso nazionale dell’associazione, che domenica 4 luglio ha riunito a Genova 750 delegati, presenti fisicamente o collegati via web.

Avvocato civilista di Seriate, 50 anni, già fiduciario di Slow Food Bergamo, Tiraboschi entra a far parte del direttivo insieme alla siciliana Roberta Billitteri, produttrice e presidente dell’Associazione dei Produttori del Presidio del fagiolo badda di Polizzi Generosa; il campano Giacomo Miola, presidente di Metafarm Social Food Lab, organizzazione culturale che si occupa della valorizzazione del patrimonio gastronomico e la comunità locale; all’umbro Federico Varazi, coordinatore di un gruppo di ricerca della Sezione di storia delle Geoscienze della Società Geologica Italiana e altri progetti di divulgazione scientifica.

Resterà in carica quattro anni.

“Il lavoro che mi ha portato alla vicepresidenza dell’associazione è iniziato qualche mese fa, prima di Natale – ci spiega Tiraboschi -, quando è stato avviato ‘Slow Food in Azione’, un progetto di formazione per i nuovi dirigenti. Da lì è nato il primo nucleo di candidati che ci ha portati a lavorare sulle Food Policy, che io coordino a Bergamo”.

“La realtà di Bergamo è unica in Italia per come unisce le energie di amministrazioni e realtà che operano sul territorio – continua Tiraboschi -. Possiamo quasi dire che a Bergamo si fa scuola, è un orgoglio rappresentarla. La nostra è una città molto in fermento rispetto a questi temi. E non è un caso che abbia ricevuto il riconoscimento di Città Creativa per la Gastronomia come premio per un lavoro di rete importantissimo e quasi impensabile solo qualche anno fa. Sono sicuro che Bergamo saprà diventare ancora più all’avanguardia su questi argomenti”.

Raoul Tiraboschi
Il nuovo direttivo di Slow Food: Tiraboschi è il primo a sx

“L’obiettivo – spiega ancora il neo vicepresidente – è che ogni città, anche quella più piccola, possa costruire la propria politica del cibo. Spreco, filiera corta, occupazione di qualità, educazione nelle scuole, percorsi enogastronomici e turistici, sono questi i temi più caldi che vogliamo far arrivare a tutti”.

“Ora c’è tanta carne al fuoco: sto coordinando il tavolo, assieme al sindaco Giorgio Gori e al consigliere regionale Giovanni Malanchini, per la nascita del Distretto del cibo che comprenderà 190 comuni da Pontida a Sarnico, sarà riconosciuto a livello nazionale e valorizzerà i prodotti a filiera corta. Ma soprattutto – conclude Tiraboschi -, permetterà di accedere a bandi da milioni di euro, che saranno ossigeno puro per tante attività del territorio”.

Slow Food
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