• Abbonati
La lettera aperta

Longuelo, 5 anni fa i gravi danni della tempesta: “Sindaco, cosa è stato fatto da allora?” fotogallery

A cinque anni di distanza, il Comitato Alluvionati di Longuelo (che si costituì in quell'occasione ) e Vivere Longuelo aps fanno il punto e chiedono al Comune un maggiore impegno

Sono passati cinque anni da quella drammatica sera, in cui una tempesta colpì in particolare il quartiere cittadino di Longuelo e la valle di Astino, causando ingenti danni. Per caso e per fortuna, non vi furono feriti o vittime.

Una vicenda di minore intensità si ripeté alcune settimane dopo. Fu subito un frenetico dibattere sulle cause, vicine e lontane, della vicenda e sulle soluzioni da adottare.

A cinque anni di distanza, il Comitato Alluvionati di Longuelo (che si costituì in quell’occasione ) e Vivere Longuelo aps fanno il punto con una “lettera aperta” al sindaco Giorgio Gori. Il tono pacato e civile non tragga in inganno: l’insoddisfazione per la lunghissima attesa senza che ancora si vedano risultati significativi è altissima.

LA LETTERA

Gentilissimo Sindaco, cinque anni sono passati.

Era il 26 giugno del 2016 quando un evento meteorico di notevole intensità investì la città di Bergamo, ed in particolare la porzione Ovest della stessa. Tra le aree che subirono i danni maggiori causati dagli allagamenti vi furono infatti la Valle di Astino e il quartiere di Longuelo, dove i piani terra e quelli interrati di moltissimi immobili furono completamente allagati, con le conseguenze che è facile immaginare. Il bilancio fu di oltre 200 famiglie colpite e una stima economica dei danni per svariati milioni di euro; fortunatamente nell’occasione non vi furono vittime o feriti gravi, nonostante diverse situazioni di rischio concreto. Le cause furono molteplici, certamente l’intensità non comune delle piogge rappresentò l’elemento scatenante, ma risultarono determinanti ad amplificare la magnitudo degli effetti alcuni fattori antropici predisponenti, tra cui sicuramente la cronica mancanza di manutenzione di buona parte del reticolo idrico che rese ancor più grave la, comunque significativa, inadeguatezza dello stesso a gestire i volumi e le portate derivanti da piogge di così elevata intensità. Ad aggravare ulteriormente la situazione vi furono anche le attività di un cantiere Uniacque per la posa di un nuovo collettore fognario nella Val d’Astino che interferì con l’alveo del Rio Lavanderio, oltre al manifestarsi di dissesti diffusi, tra cui i più significativi lungo l’argine destro del Canale di gronda Nord-Ovest della Roggia Curna nel tratto che corre parallelo a Via del Celtro.

L’analisi delle cause e delle criticità connesse all’evento, nonché una indicazione preliminare degli interventi necessari, è racchiusa in un primo documento, redatto da un gruppo di professionisti per conto del Comitato di Longuelo – creatosi immediatamente a valle degli allagamenti – e consegnato al Comune di Bergamo nel dicembre del 2016. Una valutazione delle criticità di carattere idraulico, unitamente alla proposta degli interventi necessari a porvi rimedio, è rappresentata invece da uno studio commissionato dal Consorzio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca e dal Comune di Bergamo all’Università di Pavia. Lo studio, consegnato a luglio 2017, descrive puntualmente gli elementi critici rilevati e indica le opere necessarie per adeguare il reticolo idrico. I due lavori fotografano in sostanza la medesima situazione ed anche gli interventi proposti risultano confrontabili. Secondo i Professori di Pavia, a fronte di eventi meteorici come quello del giugno 2016, la cui frequenza per via dei cambiamenti climatici in atto risulta in significativo aumento rispetto al passato, la sola manutenzione e adeguamento del reticolo idrico non risulta sufficiente; è infatti necessario provvedere alla realizzazione di invasi di laminazione, delle vasche in grado di accumulare temporaneamente i volumi di acqua in eccesso che le rogge e gli scolmatori non sarebbero altrimenti in grado di smaltire in sicurezza. In una valutazione preliminare indicano un volume di invaso di 40-50000 metri cubi, successivamente tale volume viene ripartito in tre vasche, una da ubicare tra i campi della Val d’Astino, una tra i campi sottostanti Via del Celtro e una nei campi dietro la trattoria Lozza o nei pressi del Golf Club. Nel corso dei vari sopralluoghi effettuati emerse anche una ulteriore criticità, la totale ostruzione della Roggia Curna in corrispondenza della cascina Bechela, in questo caso non dovuta all’incuria, bensì ad un intervento antropico realizzato mediante massi ciclopici appositamente ubicati. Perché? Da chi? Intervento autorizzato o abusivo? Tutte domande rimaste sin da allora senza alcuna risposta.

Ebbene dunque, a cinque anni dagli allagamenti e a quattro anni dalla consapevolezza da parte di tutti gli Enti coinvolti della necessità di realizzare una serie di opere per mettere in sicurezza la Val d’Astino e il quartiere di Longuelo dal rischio di nuovi allagamenti, a che punto siamo? Nonostante vi sia stato anche un importante finanziamento da parte dello Stato (circa 2 milioni di euro), purtroppo ad oggi nessuna delle tre vasche è stata realizzata. A valle di un lunghissimo iter progettuale e autorizzativo, il cantiere della prima vasca, quella nei campi della Val d’Astino, è stato installato ad ottobre 2020. Ma ad oltre sei mesi da allora i lavori procedono a rilento, per gli utenti abituali della Valle sono più i giorni in cui il cantiere è privo di qualsivoglia attività rispetto a quelli in cui si sono viste le maestranze all’opera. Della vasca in zona trattoria Lozza-Golf è stato affidato l’incarico per la Progettazione di fattibilità solo quest’anno, per quella nei campi di Via del Celtro era stata presentata la Progettazione di fattibilità insieme a quella della prima vasca, dopodiché non si è più avuta nessuna notizia. Considerando le tempistiche per l’avvio del cantiere della prima vasca, in presenza peraltro di un finanziamento statale, allo stato delle cose si temono tempistiche nemmeno preventivabili per la realizzazione delle vasche 2 e 3. E l’ostruzione della Roggia Curna alla cascina Bechela? Sino a qualche tempo fa era tranquillamente e stabilmente al suo posto, nonostante i numerosi sopralluoghi, le valutazioni dei tecnici circa la necessità della sua rimozione e del ripristino del naturale corso della Roggia lì interrotto. Pare che l’ostacolo sia irremovibile, nonostante sia funzionale solo a chi abita la cascina Bechela, in barba alla sicurezza di tutte il resto del quartiere, con ogni probabilità rimarrà al suo posto e si provvederà ad un by-pass dello stesso. In ogni caso le problematiche non si concludono alla cascina Bechela, risulta infatti che qualche centinaio di metri a valle la roggia entri nella proprietà del Golf Club, dove l’alveo viene intubato e, anche in questo caso, sin dai primi rilievi effettuati ormai quattro anni fa, è emersa l’inadeguatezza dell’opera. Altro problema noto da tempo per il quale non risulta vi sia all’orizzonte nessuna ipotesi risolutiva.

In questi cinque anni gli Enti non sono rimasti comunque inerti, lavori molto importanti sono stati eseguiti, sia per porre rimedio alla ormai cronica mancanza di manutenzione, sia per l’adeguamento del reticolo idrico, in particolare per quanto riguarda il tratto terminale del Rio Lavanderio compreso il sottopasso della Via Astino, rifatto Ex-novo.

Ma l’insieme di queste opere non rappresenta la sicurezza per gli abitanti del quartiere, che anche quest’anno sul finire della primavera preparano a portata di mano le paratie gialle a protezione di box e locali interrati. Il Comitato, così come le Associazioni di quartiere e i singoli cittadini non chiedono altro che ciò che in maniera pacata e con spirito collaborativo vanno ripetendo da cinque anni: la realizzazione nei tempi più brevi possibili delle opere necessarie a mettere in sicurezza il quartiere.

Cordialmente,

Gigi Passera, Comitato Alluvionati Longuelo

Alessandra Licini, presidente Vivere Longuelo aps

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
Più informazioni
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI