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Dopo l'asta

Impianti Brembo Ski: Dentella vuole un contributo da Carona per l’acquisto

La Sviluppo Monte Poieto chiede 1 milione 500mila euro al Comune (in dieci anni) per la sostituzione della seggiovia Alpe Soliva e una modifica alle caratteristiche urbanistiche dell'area edificabile adiacente alla stazione di partenza.

Più che al manto innevato dei mesi invernali, sembra di trovarsi di fronte ad una scacchiera, dove si attende un cenno da parte della controparte. Anche se, nella partita per l’acquisizione dei beni del fallimento della Brembo Super Ski, la mossa decisiva spetta, per ora, alla Sviluppo Monte Poieto. La società di Stefano Dentella, infatti, ha ufficializzato (lo scorso 21 aprile) l’offerta, presentata al Tribunale di Bergamo per l’acquisto dei beni dal fallimento (1 milione e 400mila euro, con cauzione già versata di 140mila euro). Acquisto da ufficializzare entro il 22 luglio, per il quale, però, Dentella ha chiesto disponibilità, anche economica, a Carona. Richieste formalizzate mercoledì 23 giugno, con una PEC inviata al Comune.

“Al fine di ufficializzare la proposta già inviata in data 2 aprile 2021 – si legge nella mail – , vi confermo che la Sviluppo Monte Poieto, a seguito dell’aggiudicazione dell’asta nota, è pronta a dare corso all’acquisto dei beni del Fallimento Brembo Super Ski alle seguenti condizioni. Disponibilità da parte del Comune a corrispondere in 10 anni un contributo non inferiore a 1 milione 500mila euro al fine della sostituzione della seggiovia Alpe Soliva con una seggiovia quadriposto, nuova o riposizionata; contributo la cui erogazione sarebbe naturalmente subordinata alla garanzia di apertura della stazione nei termini da concordare. Chiediamo inoltre la disponibilità, da parte del Comune, ad una modifica alle caratteristiche urbanistiche dell’area edificabile adiacente la stazione di partenza, con riduzione della volumetria totale con rinuncia alla volumetria destinata alla parte ricettiva la quale pregiudica decisamente la commerciabilità del terreno, l’introito della cui vendita sarebbe destinato a cofinanziare il nuovo impianto di risalita e comunque ad investimenti per il potenziamento del comprensorio”.

Un impegno formale da parte del Comune che, secondo Dentella, non costituirebbe turbativa d’asta, essendo la Sviluppo Monte Poieto titolare di una formale opzione di acquisto. Richieste che, però, l’amministrazione comunale rispedisce al mittente.

“Non possiamo affiancarci ad un soggetto privato che sta cercando di acquisire, perché andremmo verso una turbativa d’asta – ricorda Giancarlo Pedretti, sindaco di Carona – Auspichiamo che l’acquisizione da parte del soggetto privato vada in porto. Siamo pronti ad esaminare richieste o proposte di convenzione con il Comune, però solo avendo di fronte a noi il soggetto proprietario degli impianti. Siamo lieti dell’impegno mostrato da Dentella, ma dobbiamo aspettare il termine dell’asta. Prima del 22 luglio, il comune non può intervenire in alcun modo”.

La Sviluppo Monte Poieto ritiene però necessario un impegno da parte di Carona. “Abbiamo avuto rassicurazioni dal punto di vista legale, non c’è alcun rischio di turbativa d’asta. Noi siamo gli aggiudicatari. Se il comune di Carona non si muove dalle sue posizioni, noi rinunciamo all’acquisto” – commenta Ezio Berera, responsabile marketing e comunicazione della società di Dentella.
Operazione di acquisizione privata che, in ogni caso, sembra rimanere la più fattibile anche se, sullo sfondo, sembra prendere forma l’idea di un impegno pubblico, che possa coinvolgere diversi enti sovracomunali, in particolare gli altri comuni della Valle Brembana e, quindi, la Comunità Montana. Fino al 22 luglio, però, l’acquisto da parte del soggetto privato (Dentella) rimane la strada più percorribile. Sempre che si possa uscire da questa situazione di stallo.

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