Angelo Piazzoli, presidente della Fondazione Credito Bergamasco ricorda l’avvocato Cesare Zonca, per anni ai vertici dell’istituto di credito e della fondazione, scomparso martedì 1° giugno all’età di 85 anni.
“Ci ha lasciato Cesare Zonca, il “nostro” Presidente – scrive Angelo Piazzoli -. Gli sono stato “istituzionalmente” vicino per trent’anni, tre passi indietro nella Banca (com’era doveroso fosse, viste le normative, le diverse responsabilità, le gerarchie interne), un passo avanti in Fondazione (riconoscendomi, per precisa sua scelta, massima autonomia e non facendo mai mancare consigli, sempre discreti, suggerimenti, conforto). Dal 1992 (anno in cui divenne Presidente del Credito Bergamasco) al 1997 l’ho assistito, un po’ a distanza. Poi la collaborazione è diventata stretta, quotidiana, a partire dalla fine del 1997, avendo avuto l’opportunità di operare, in qualità di Segretario Generale, nel corso della sua Presidenza presso la Banca dal 1998 al 2014 e dal 2005, fino agli inizi del marzo 2021, presso la Fondazione Creberg. Quando chiese, a suo tempo, di lasciare la Presidenza della Fondazione, intervenne personalmente in Consiglio “designandomi” come successore; è stato un gesto inaspettato, per me di grande emozione e di rilevante responsabilità.
Ne ho ricevuto, passo dopo passo, un esempio costante in termini di viva intelligenza, di passione civile, di libertà di pensiero, di cultura profonda e vera, mai ostentata, di professionalità assoluta e di competenza “reale”, non astratta, da spendersi, ogni giorno, nella concretezza della vita e della professione.
Bergamo gli deve moltissimo nei campi della ricerca medica e scientifica, dell’arte e della cultura, della salvaguardi del patrimonio storico, della solidarietà sociale; per questa ci ha insegnato e sempre indicato il principio della sobrietà nel senso del fare – costantemente e discretamente – il bene, senza apparire e senza farlo pesare.
Per me sarà sempre e solo “l’Avvocato”.
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