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L'appello

Dal Brasile a Bergamo per curarsi, ma Diego è morto e la sua famiglia ha bisogno d’aiuto

Diego Lahos Franca è morto a 39 anni la scorsa settimana a Clusone. Era dipendente della RadiciGroup. Lascia la moglie e due figli piccoli che sono stati praticamente adottati dall'intera comunità.

Ci sono persone che cercano speranza in terra bergamasca e trovano persone che diventano la loro famiglia. Questa è la storia di Diego Lahos Franca di San Paolo del Brasile, informatico che lavorava per RadiciGroup nel paese carioca. A 32 anni, nel 2014, scopre di avere un linfonodo al collo. Una recidiva del male che si era già presentato nel 2003. Si sottopone a diversi trattamenti, ma il male rimane. Allora decide di venire in Italia e RadiciGroup acconsente al suo trasferimento lavorativo trovando la stessa mansione che aveva in Brasile nella sede di Gandino. È l’autunno del 2018. Diego trova casa a Clusone, a dicembre dello stesso anno viene raggiunto dalla moglie Tatiana Camara e dai figli, Matteo e Lucca che oggi hanno 11 e 8 anni.

Diego lavora e nel frattempo si sottopone a cicli di chemioterapia all’ospedale di Piario e all’Istituto nazionale dei Tumori di Milano. Il cancro sembra concedere una leggera tregua. La vita per questa famiglia sembra assestarsi nella normalità che significa anche convivere con il tarlo di un tumore che si riaffaccia periodicamente. La medicina fa il possibile, ma il cancro colpisce i polmoni e a marzo scorso le condizioni di Diego peggiorano fino a quando si arrende. Diego è morto la scorsa settimana a Clusone. Lascia la sua famiglia che è stata praticamente adottata dall’intera comunità.

“Abbiamo deciso di restare, Diego voleva così anche per il bene dei nostri figli e per la loro istruzione – racconta la moglie Tatiana –. Certo, non manca il dolore perché l’amore della mia vita non c’è più, non è più accanto a me. Ora sono in trattativa per avere un lavoro e garantire così un futuro ai miei figli”.

Nel dolore per la perdita del marito, si sono aggiunte altre difficoltà. I genitori di Tatiana sono partiti dal Brasile per raggiungerla in Italia e darle sostegno, ma sono stati bloccati ad Istanbul, in Turchia. Grazie alle autorità competenti e all’esemplare impegno delle Ambasciate, Consolati e Ministeri coinvolti, la situazione si è forse sbloccata ed entro domani potrebbero finalmente arrivare in Italia e riabbracciare la figlia e nipoti.

RadiciGroup e tutti i colleghi di Diego si stanno adoperando per aiutare questa famiglia.

Chi volesse aprire il proprio cuore alla generosità può versare un contributo a questo IBAN:
Banco BPM N° Conto 013309 Camara Franca Tatiana (Codice SWIFT BAPPIT21AB7) – IBAN: IT22 L 05034 52910 000000013309

Generico maggio 2021
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