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Ciclismo

Gran Premio della Liberazione, trionfo in volata per Michele Gazzoli

L'ex campione europeo ha superato in volata Nicolò Pencedano (MgKVis-VPM) e Lorenzo Quartucci (Zalf Euromobil Desiree Fior)

Il Gran Premio della Liberazione è una delle classiche più ambite del ciclismo italiano e non solo.

A rendere la prova così ambita è sicuramente il percorso che si snoda fra le vie di Roma toccando punti nevralgici della città antica come le Terme di Caracalla e il Circo Massimo.

L’elevato livello della competizione è stato confermato anche dal palmarès che vede inseriti talenti del calibro di Gianni Bugno, Matthew Goss e Matteo Trentin.

A loro si è aggiunto il nome di Michele Gazzoli che si aggiudicato la settantaquattresima edizione della kermesse, al ritorno dopo due anni di assenza.

L’alfiere del Team Colpack-Ballan ha completato l’ottimo lavoro della squadra, all’attacco per gran parte della giornata con Nicholas Gomez, Gidas Umbri e Davide Persico.

In grado di superare in volata Nicolò Pencedano (MgKVis-VPM) e Lorenzo Quartucci (Zalf Euromobil Desiree Fior), il bresciano in forza la team orobico ha dedicato la vittoria a Silvia Piccini, scomparsa in allenamento a diciassette anni.

“Una vittoria che ci voleva e che viene dopo un periodo difficile. A partire da quest’inverno quando ho avuto il Covid, che è stato molto duro, e poi la caduta in gara che mi è costata quasi un mese e mezzo di attività – ha raccontato l’ex campione europeo nel dopo-gara -. Veniamo da una settimana di fatti tragici e la vicenda di Silvia Piccini. Noi siamo sulla strada e rappresentiamo la parte debole dell’utenza stradale. Invito tutti al rispetto affinché certe tragedie non si ripetano”

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