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L’osservatorio della provincia

Bergamo: assunzioni giù, ma a febbraio timidi segnali di ripresa

Nell’intero anno 2020 le assunzioni sono calate ovunque, con variazioni più contenute nell’area di Grumello del Monte (-7,7%) e Albino (-9,8%) e perdite più consistenti nelle aree di Ponte San Pietro (-23,4%), Bergamo e dintorni (-22,7%) e Clusone (-21,3%)

L’Osservatorio del Mercato del lavoro – Settore Sviluppo della Provincia di Bergamo ha pubblicato i dati sull’andamento del mercato del lavoro dell’intero anno 2020 e dei primi due mesi del 2021.

L’analisi si basa sull’estrapolazione di dati relativi al numero di assunzioni e cessazioni sul territorio bergamasco, questi i principali in sintesi:

• L’intero anno 2020 si è chiuso a Bergamo con 104.092 assunzioni (-18,8% sul 2019) e 107.822 cessazioni (-12,2%) con un saldo negativo pari a -3.730, rispetto a +5.443 nel 2019. Nel confronto storico si tratta di una perdita occupazionale inferiore ai risultati medi annui del periodo 2012-2014.

L’occupazione è ancora inferiore ai livelli “pre-Covid”, ma la perdita si è attenuata nel mese di febbraio (-3.391) che ha fatto registrare un saldo tra assunzioni e cessazioni pari a + 1.797, simile a quello di febbraio 2019 e superiore a quello di febbraio 2020. L’estensione della Cassa integrazione e il blocco dei licenziamenti hanno contenuto le cessazioni, mentre le transizioni dal tempo determinato al tempo indeterminato (12.647 nel 2020, un terzo delle assunzioni totali a tempo indeterminato), mantenutesi sugli elevati livelli dell’anno prima, hanno ampliato la consistenza dei contratti permanenti.

• Il calo è concentrato nelle attività di alloggio e ristorazione, nel commercio e nelle attività di intrattenimento, si sta attenuando nell’industria, mentre agricoltura e costruzioni restano in fase positiva.

• Nell’intero anno 2020 le assunzioni sono calate ovunque, con variazioni più contenute nell’area di Grumello del Monte (-7,7%) e Albino (-9,8%) e perdite più consistenti nelle aree di Ponte San Pietro (-23,4%), Bergamo e dintorni (-22,7%) e Clusone (-21,3%).

I saldi finali tra entrate e uscite nel 2020, in valore assoluto, sono positivi soltanto “a est”, nelle aree di Grumello (+429), Trescore Balneario (+132) e Romano di Lombardia (+108).

L’area della circoscrizione del capoluogo registra un saldo di -2.226 (il solo Comune di Bergamo è a -1.400, il Comune di Orio al Serio a -686), l’area di Treviglio -771 (di cui -567 nel Comune di Treviglio), la zona di Ponte San Pietro -634. Seguono i risultati in negativo delle aree di Clusone (-334), Zogno (-209), Lovere (-133) e Albino (-92).

“Nonostante le preoccupanti perdite economiche e occupazionali che hanno colpito gravemente alcuni importanti settori produttivi, ritengo importante che le forze economiche del territorio sappiano interpretare positivamente questi dati: l’occupazione dipendente a Bergamo sembra aver retto meglio della media nazionale e regionale nel corso del 2020, i dati di febbraio inoltre ci mostrano, seppur timidi, segnali di ripartenza – commenta il presidente della Provincia Gianfranco Gafforelli -. Tutto questo è dovuto alla tenacia e alla forza del nostro tessuto imprenditoriale che spero nei prossimi mesi potrà recuperare il terreno perso e lavorare per un rilancio dell’economia del nostro territorio”.

“Il lavoro realizzato dalla Provincia di Bergamo – Osservatorio provinciale del lavoro – rappresenta un importante strumento di analisi e di indirizzo che può contribuire a ri – programmare le politiche del lavoro del nostro territorio in vista di un pieno rilancio della nostra economia – aggiunge il Consigliere provinciale con delega alle Politiche attive del Lavoro Ezio Deligios -. Nei primi giorni di maggio verranno presentati ulteriori dati e approfondimenti tematici ai componenti della Commissione provinciale del lavoro, il cui contributo sarà fondamentale per interpretare i nuovi fabbisogni occupazionali delle imprese che saranno necessari anche per sfruttare appieno gli importanti interventi di sostegno che si stanno pianificando a livello europeo e nazionale”.

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