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Segretari di Fim, Fiom e Uilm in assemblea alla Brembo: “Contratto utile per la ripartenza”

Assemblee metalmeccaniche in provincia. I commenti di Luca Nieri e Ferdinando Uliano di Fim Cisl e di Rocco Palombella della Uilm

Entro il 15 aprile in tutti gli stabilimenti che riconoscono il contratto di Federmeccanica, i lavoratori saranno chiamati a esprimersi sull’accordo di CCNL che Fim, Fiom, Uilm hanno firmato a fine febbraio.

In questi giorni, nelle maggiori fabbriche della provincia si stanno svolgendo le assemblee per presentarne i contenuti e nella giornata di martedì 30 marzo, alla Brembo di Curno, uno dei centro maggiori, con 1500 dipendenti, i segretari nazionali di Fim, Fiom e Uilm hanno condotto gli incontri con i lavoratori. Ferdinando Uliano, Francesca Re David e Rocco Palombella si sono alternati per raccontare come, dopo oltre un anno di negoziato e mesi di trattativa, si sia chiuso positivamente il rinnovo del Contratto dei Metalmeccanici.

“Siamo impegnati in un sforzo importante per presentare il CCNL – dice Luca Nieri, segretario generale Fim Cisl Bergamo -. Un vero e proprio tour de force, ma indispensabile, e per noi anche dovuto, per portare a tutti i lavoratori conoscenza di quanto ottenuto dalle organizzazioni sindacali dei metalmeccanici. Da giorni incontriamo assemblee partecipare e abbiamo trovato un forte consenso da parte dei lavoratori che apprezzano lo sforzo messo in campo e i risultati, soprattutto negli aspetti fondamentali e importanti, come quelli riguardanti la formazione continua, che servono oltre che a garantire il futuro a guardare verso il futuro e puntano a far crescere competenze e professionalità, oltre alla competitività delle aziende”.

Ferdinando Uliano
Ferdinando Uliano

“Un contratto importantissimo perché punta a far ripartire l’industria metalmeccanica premiando il valore del lavoro – sottolinea Ferdinando Uliano, segretario nazionale dei metalmeccanici Cisl -. Un importante passo avanti per dare stabilità alle relazioni sindacali, in un contesto oggettivamente difficile: se non avessimo avuto il CCNL la situazione metalmeccanici sarebbe stata conflittuale e non certo utile alla ripresa che speriamo inizi a concretizzarsi. È un contrato che prevede normative fortemente riformatrici, a partire dall’inquadramento professionale, che può aiutare nei contesti lavorativi; abbiamo ottenuto un inaspettato risultato economico, ben oltre l’inflazione, con un incremento di 112 euro mensili, pari al 6,15%, facendo pagare quanto i metalmeccanici in questi anni hanno dato senza che venisse riconosciuto il contributo della loro professionalità”.

Palombella (Uilm): “Da Contratto e risultati di Brembo stimoli per rilancio del settore metalmeccanico”

“Il 5 febbraio 2021, dopo 15 mesi di intensa trattativa, abbiamo siglato l’importante ipotesi di accordo di rinnovo contrattuale con Federmeccanica-Assistal compiendo un’azione che è già diventata parte della storia dei metalmeccanici e del Paese. Abbiamo elaborato una piattaforma poi diventata unitaria di Fim Fiom Uilm, abbiamo attraversato la pandemia, la crisi sociale e quella politica, ma non le abbiamo subite, le abbiamo affrontate e siamo riusciti a raggiungere un rinnovo di grande valore per la categoria che punta soprattutto sull’incremento di 112 euro sui minimi al quinto livello e sulla riforma dell’inquadramento”. Lo dice Rocco Palombella a Bergamo nel corso delle assemblee alla Brembo.

“Da Bergamo lanciamo quindi un messaggio di fiducia per il futuro – spiega Palombella – in un territorio estremamente segnato dalla pandemia che conta circa 53mila lavoratori metalmeccanici. Qui c’è tessuto industriale molto importante che va salvaguardato e che nonostante tutto resiste proprio grazie alla forza del lavoro e dei lavoratori. La Brembo è una delle aziende più importanti del territorio, che nonostante le difficoltà ha una prospettiva industriale in crescita e il Contratto sarà uno stimolo importante per sostenere questa spinta”.

“Questo rinnovo contrattuale rafforza gli strumenti che avevamo già inserito nel 2016 – aggiunge il leader dei metalmeccanici della Uil – come il welfare, la tutela di salute e sicurezza, la formazione come diritto individuale, la tutela dei lavoratori dell’appalto; e ne inserisce di nuovi e fondamentali come lo smart-working e la tutela delle donne sui luoghi di lavoro. Al ‘rinnovamento’ del 2016, quindi, abbiamo aggiunto anche la riforma dell’inquadramento professionale ferma dal 1973 e il salario restituendo ai lavoratori metalmeccanici la dignità che meritava una categoria così strategica per il settore industriale”.

“Ma quello che più abbiamo restituito alle persone in un momento drammatico senza precedenti – conclude – è la speranza che ci si possa al più presto ripartire con un contratto dignitoso, con più tutele e più diritti. Il sindacato ha dimostrato ancora una volta la sua grande maturità e si è posto come unico interlocutore credibile, sempre alla ricerca di soluzioni nell’esclusivo interesse dei lavoratori”.

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