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Bergamo

Tremaglia: “Dov’è il progetto integrale per la biblioteca Tiraboschi?”

Il dossier presentato dal consigliere di Fratelli d'Italia Andrea Tremaglia dedicato alla biblioteca Tiraboschi di Bergamo per cui "nella sua interezza tecnica e funzionale ad oggi non è stato presentato né alle commissioni consiliari né, ben più grave, alla commissione della biblioteca"

“Lo scorso 19 Dicembre è stato approvato in giunta il progetto per il recupero del primo porticato dell’ex mercato ortofrutticolo adiacente la biblioteca Tiraboschi: un intervento da 1.300.000 euro, che stranamente non ha avuto le consuete presentazioni “sfavillanti” alle quali ci siamo abituati in questi anni. Il che, per una volta, è un problema, dato che si tratta di un intervento positivo ed importante per un elemento strategico di Bergamo come è la Biblioteca Tiraboschi, specialmente in ottica Capitale della cultura 2023, che però presenta alcuni elementi potenzialmente critici”.

Così dichiara il consigliere di Fratelli d’Italia Andrea Tremaglia in un dossier dedicato alla biblioteca Tiraboschi di Bergamo per cui “nella sua interezza tecnica e funzionale ad oggi non è stato presentato né alle commissioni consiliari né, ben più grave, alla commissione della biblioteca”.

Al centro delle sue critiche, la poca analisi e presa in carico della struttura della sua intera complessità e di come non siano stati più considerati i progetti che erano già stati pensati dalla biblioteca dalla ex amministrazione Tentorio ed inseriti nell’allora piano delle opere pubbliche, come l’idea di una sala conferenza con teloni oscuranti sotto il porticato e un collegamento coperto con la biblioteca.

“Abbiamo solo visto il progetto specifico per uno dei tre padiglioni e non sappiamo dunque se esista un piano o anche solo un’idea complessiva per tutta l’area, di cui mai però l’attuale Giunta ha mai parlato”, scrive Tremaglia nel dossier, definendosi preoccupato della scarsa visione di insieme, in particolare per l’amianto presente sui tetti di entrami i padiglioni.

“Per il primo si prevede lo smantellamento. Ma gli altri due? Non aveva più senso prevedere un intervento complessivo almeno per quanto riguarda l’amianto?”, scrive il consigliere denunciando anche un “percorso di non sufficiente partecipazione da parte delle commissione consigliari”.

Chiedendo, infine, una convocazione congiunta delle commissioni competenti per permettere agli assessori di illustrare al meglio il progetto, importante e strategico per il futuro titolo di Bergamo capitale della cultura.

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