Era la fine del 2019, quando la ditta Collini (che stava lavorando al parcheggio di via Fara) decise di lasciare il cantiere del Parcheggio della Fara, una volta ultimato lo scavo. In quel momento, si ipotizzò che i lavori potessero essere continuati dalla Fratelli Rota Nodari Spa di Almenno San Bartolomeo, l’impresa che era arrivata al terzo posto nella gara per l’aggiudicazione dei lavori (perché il gruppo di ditte arrivato secondo, guidato da Itinera, rinunciò a subentrare).
Tuttavia, in seguito, l’Anac (autorità nazionale anticorruzione) bloccò i piani, definendo non a norma la scelta di affidare alla terza azienda nella graduatoria della gara del 2017 (la Rota Nodari, appunto) i lavori in sostituzione della Collini.
Da quel momento l’amministrazione chiese a Bergamo Parcheggi di ripartire da capo, con una nuova gara. Una decisione non accettata, però, dalla Rota Nodari (convinta fino a poco tempo fa di poter completare il cantiere) decidendo di fare ricorso al Tar per chiedere l’annullamento della revoca dei lavori.
Un ulteriore intoppo che rischiava di far allungare ancora di più i tempi e di complicare la situazione a poche settimane della chiusura della nuova gara (aperta il 18 febbraio 2021) prevista per il 29 marzo alla ricerca di un nuovo ente a cui affidare i lavori, fermi da oltre un anno.
Ma l’amministrazione può tirare un sospiro di sollievo. Venerdì 5 marzo, infatti, è arrivata in Giunta la notizia che il ricorso di Rota Nodari è stato definito “inammissibile”, quindi nemmeno da discutere.
I giochi, quindi, continuano.
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