Le tante foto in vetta pubblicate su Facebook testimoniano la sua passione per la montagna. In particolare per il monte Alben, con due salite a febbraio e l’ultima solo tre giorni fa. Ha perso la vita a 56 anni proprio lì Giovanni Senocrate, su una delle cime che conosceva meglio.
La tragedia intorno alle 8 e mezza di martedì (2 marzo). L’uomo, originario di Gorno ma residente a Cerete Basso, era partito di prima mattina in compagnia di un ragazzo di 18 anni, amico di famiglia.
I due hanno raggiunto una zona impervia alle pendici della parete est dell’Alben, nei pressi del Santuario della Madonna del Frassino, a circa mille metri di quota. All’improvviso Senocrate ha messo male il piede su una lastra di ghiaccio ed è scivolato in un crepaccio per circa 300 metri.
Il giovane che era con lui è riuscito a evitare la caduta e, disperato, ha chiamato i soccorsi con il cellulare. Sul posto, difficilmente raggiungibile, sono potuti arrivare solo i tecnici del Soccorso Alpino che hanno recuperato il corpo del 56enne, ormai privo di vita.
Per gli accertamenti di legge sono intervenuti i carabinieri del comando di Clusone, che dopo aver appurato la dinamica della tragedia, hanno dato il nullaosta alla restituzione della salma alla famiglia.
Giovanni Senocrate, sposato e senza figli, dopo un passato come gestore di un bar di Gorno, lavorava come operaio in un’azienda di materie plastiche a Cerete.
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