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Emergenza covid-19

Draghi firma il nuovo Dpcm: dalla scuola agli spostamenti, cosa prevede

Sarà in vigore dal 6 marzo, fino al 6 aprile 2021

Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha firmato il nuovo Dpcm, in vigore dal 6 marzo fino al 6 aprile 2021. “Il principio guida del nuovo dpcm, adottato dopo confronto ampio con Parlamento e Regioni, è la tutela della salute come questione fondamentale e linea guida essenziale – ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza -. Per ricostruire il Paese, per lo sviluppo del Paese, bisogna vincere la pandemia”.

Il documento “prova a mantenere un impianto di conservazione delle misure essenziali vigenti – ha aggiunto il ministro -. Viene confermato il modello di divisioni del nostro Paese di aree che corrispondono a colori. Riteniamo che sia la strada giusta perché ci permette di dare la risposta più idonea ad ogni segmento” del Paese. Qui di seguito alcune delle misure principali contenute nel nuovo Dpcm.

Il coprifuoco

Dalle 22 alle 5 del giorno successivo “sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È in ogni caso fortemente raccomandato, per la restante parte della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi”. In fascia bianca il coprifuoco può essere ritardato.

Spostamenti tra le Regioni

Rimane il divieto di spostamento tra le regioni, anche se si trovano in fascia bianca o gialla. Si può uscire soltanto per motivi di lavoro, salute e urgenza, con il modulo di autocertificazione. Si può andare nelle seconde case, ma soltanto se si trovano in fascia gialla o arancione.

Le scuole chiuse

La misura della chiusura delle scuole “è disposta dai Presidenti delle regioni o province autonome nelle aree, anche di ambito comunale, nelle quali gli stessi Presidenti delle regioni abbiano adottato misure stringenti di isolamento in ragione della circolazione di varianti di SARS-CoV-2 connotate da alto rischio di diffusività o da resistenza al vaccino o da capacita di indurre malattia grave; la stessa misura può altresì essere disposta dai Presidenti delle regioni o province autonome in tutte le aree regionali o provinciali nelle quali l’incidenza cumulativa settimanale dei contagi sia superiore a 250 casi ogni 100.000 abitanti oppure in caso di motivata ed eccezionale situazione di peggioramento del quadro epidemiologico”.

Parenti e amici

Nel provvedimento rimane la possibilità di visitare in due parenti e amici ma è “fortemente raccomandato l’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie anche all’interno delle abitazioni private in presenza di persone non conviventi. Con riguardo alle abitazioni private, è fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza”. Chi vive in zona rossa non può andare a casa di amici e parenti nemmeno una sola volta “nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi”, portando con sé figli minori di 14 anni e persone disabili o non autosufficienti conviventi.

Musei, teatri, cinema e impianti sportivi

Nelle zone gialle si conferma la possibilità per i musei di aprire nei giorni infrasettimanali, garantendo un afflusso controllato. Dal 27 marzo, sempre nelle zone gialle, è prevista l’apertura anche il sabato e nei giorni festivi. Sempre dal 27 marzo, nelle zone gialle si prevede la possibilità di riaprire teatri e cinema, con posti a sedere preassegnati, nel rispetto delle norme di distanziamento. La capienza non potrà superare il 25% di quella massima, fino a 400 spettatori all’aperto e 200 al chiuso per ogni sala. Restano chiusi palestre, piscine e impianti sciistici.

Attività commerciali

In tutte le zone è stato eliminato il divieto di asporto dopo le ore 18 per gli esercizi di commercio al dettaglio di bevande da non consumarsi sul posto.

Servizi alla persona

Nelle zone rosse saranno chiusi parrucchieri, barbieri e centri estetici.

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