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Stromberg-Sonetti, siparietto su Sky: “L’arbitro di Atalanta-Real ha fatto una bischerata”

I due ex nerazzurri intervistati dalla pay-tv: "Assurdo espellere Freuler così, ma vedere la Dea giocare è uno spettacolo. Al ritorno sarà battaglia vera"

“Quel signore che vedete sullo schermo vicino a me sono andato personalmente a prenderlo là in mezzo alle renne…con Previtali e il presidente, quello giovane, Cesare Bortolotti”. Chi parla è Nedo Sonetti, 80 anni compiuti giovedì 25 febbraio, alla grande, sempre con intensità e pressing (come piaceva a lui) e protagonista giovedì pomeriggio in collegamento con Sky Sport di un gustoso duetto con Glenn Stromberg, “quel signore che viveva in mezzo alle renne”. L’allenatore e il capitano di tanti anni nerazzurri, dell’Atalanta col record di spettatori allo stadio, 43.426 al ritorno in Serie A nel 1984, il 16 settembre contro l’Inter.

“Ma dove sei adesso? Non avevi casa al Bajo?” chiede sor Nedo a Glenn. E Stromberg: “Purtroppo da un anno, da quando c’è la pandemia, sono costretto a vivere qui in albergo in Svezia lontano dalla mia famiglia, però ho ancora casa a Gorle. Tu anche, Nedo?”

Sonetti: “No io ho venduto e mi sono trasferito in Toscana da mio figlio”. Pronta la battuta di Glenn: “Ah ecco perché non ti vedevo più in giro a portare a spasso il cane…”.

Conversazione che i giornalisti di Sky hanno lasciato condurre a ruota libera ai due ex atalantini, come perfetti padroni di casa, ma naturalmente argomento centrale è stato Atalanta-Real Madrid. Su cui Sonetti ha le idee molto chiare: “L’arbitro ha fatto una bischerata, non è mai espulsione un intervento del genere. Cosa penso dell’Atalanta? Che è uno spettacolo vederla, è la squadra più europea del calcio italiano e il Real stia attento perché non è ancora finita”.

D’accordo Glenn: “Non si può punire col cartellino rosso quell’azione di Freuler, io di partite ne vedo tante e l’Atalanta ha giocato alla grande anche in dieci. E darà battaglia anche a Madrid”.

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Curioso Sonetti su Ilicic: “Se ha fatto bene Gasperini? Io l’avrei tolto anche prima, quando vedi i tuoi compagni che danno l’anima e tu invece sembri uno in meno, no non si può stare in campo così”. Stromberg: “Ilicic purtroppo è entrato in un momento difficile, sicuramente Gasperini si aspettava da lui che aiutasse a tenere palla, a far salire la squadra. Invece non è mai entrato in partita e sinceramente anche io dopo pochi minuti ho pensato: adesso lo toglie”.

Glenn, ma ha mai fatto arrabbiare Sonetti? Ride, lo svedese: “Sì, perché dovete sapere che quando giocavo io c’erano pochi alti come me 1,92 e però io non sapevo proprio colpire la palla di testa, facevo sempre dei movimenti strani e non ci arrivavo. Così Nedo si arrabbiava, però anche negli allenamenti mi faceva marcare dai difensori più forti perché io in qualche modo la prendevo, ma non si sa come”.

Ancora Sonetti, sull’importanza di avere giocatori leader in campo: “Avere Glenn mi dava la possibilità di dimostrare agli altri qual era il compito da fare. E ci vogliono in campo delle persone che sappiano trasmettere quel che vuole l’allenatore”.

Il dialogo si fa divertente quando si parla dell’azione che deve partire dal basso. Sonetti: “I portieri poveracci sono dei disgraziati, commettono degli errori… e ci sono giocatori che hanno degli zoccoli ai piedi, se guardate che gol ha preso la Lazio. Ma che moda è questa? Meglio cominciare l’azione col lancio lungo del portiere, come si è sempre fatto”.

Glenn, ma c’è un allenatore che assomiglia a Sonetti? “Impossibile. Lui aveva un carattere per cui sapeva farsi seguire dalla squadra ed era abbastanza moderno. Poi sul fatto di giocare la palla dal basso lo so che è una moda adesso, forse io e Nedo siamo un po’ vecchi… ma cosa ci guadagni con quei passaggi? E’ talmente rischioso, però tanti allenatori lo fanno”.

L’ultima battuta di Sonetti: “Pirlo è stato un fuoriclasse da giocatore, però fare l’allenatore è una cosa diversa, anche lui deve imparare, perché…facile giocare con Ronaldo. Certo che mi manca allenare, l’ho fatto per tutta la vita e adesso vado in tv e critico tutti gli allenatori, non mi piace nessuno”.

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