Si legge preoccupazione nelle parole che il direttore sanitario dell’ospedale Papa Govanni di Bergamo, Fabio Pezzoli, rilascia all’agenzia di stampa Adn Kronos: “Al Pronto soccorso abbiamo dieci persone per sospetto Covid in attesa di valutazione ed eventuale ricovero, tutte della provincia di Bergamo. Fino alla settimana scorsa contavamo due persone alla settimana dalla Bergamasca. Vedendo quello che c’è oggi in Pronto soccorso sembrerebbe che le cose stiano cambiando. È un segnale che fa pensare”.
I numeri: 24 pazienti Covid ricoverati in Terapia intensiva, di questi quattro arrivano dalla provincia di Brescia, mentre 50 sono i posti letto ordinari per acuti occupati. “Al momento su quattro livelli di emergenza noi siamo al secondo, proiettati verso il terzo”.
Il direttore dice che per ora all’ospedale cittadino “la situazione è sotto controllo. I posti letto occupati in Terapia intensiva da pazienti Covid sono circa il 30% del totale disponibile e siamo pronti a occuparci di qualsiasi evenienza: abbiamo predisposto un piano di incremento dei posti letto Covid, andando ovviamente a trasformare i letti ordinari. Certo questo significherebbe bloccare l’attività ordinaria, come abbiamo già fatto due volte lo scorso annola struttura ha pronto il piano di emergenza nel caso in cui la situazione dovesse peggiorare”.
Circa la tipologia del virus, le varianti rappresentano circa il 10% dei malati nell’ospedale di Bergamo e l’età dei ricoverati è “leggermente più bassa rispetto a quanto abbiamo visto a marzo dello scorso anno, quando colpiva gli over 75. Ora siamo fra i 55 e i 65 anni. Giovani per ora non ne abbiamo visti, anche se i numeri finora sono contenuti”.
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