La cosa certa è che è stata una manifestazione meno partecipata rispetto a quelle viste nei giorni scorsi in altre città italiane. In ogni caso, gli uomini della Digos di Bergamo sono al lavoro per cercare di identificare i circa mille tifosi atalantini che mercoledì sera, nonostante gli appelli dell’Ats a stare a casa, si sono ritrovati fuori dal Gewiss Stadium per caricare la squadra con cori e striscioni prima della sfida di Champions contro il Real (poi persa uno a zero).
I presenti rischiano una sanzione fino a 400 euro per inottemperanza al divieto di assembramento in luoghi pubblici o aperti al pubblico. Chi poi ha acceso i petardi potrebbe essere deferito all’autorità giudiziaria per possesso di materiale esplosivo e rimediare un Daspo, il divieto di accedere alle manifestazioni sportive.
Un lavoro difficile quello degli agenti della Questura, che stanno analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona, viale Giulio Cesare, perchè le condizioni non erano le migliori per individuare chi c’era. In primis la scarsa illuminazione dovuta all’orario serale, poi le mascherine che tutti indossavano in modo rigoroso, infine i fumogeni accesi che rendono ancora meno nitidi i fotogrammi dei video.
Proprio a causa dell’esplosione di un botto, uno dei sostenitori nerazzurri, un ragazzo di 32 anni, è rimasto ferito in modo non grave a una mano. Soccorso e condotto alle Cliniche Gavazzeni per essere medicato, è stato poi identificato dalla polizia. Ironia della sorte potrebbe essere l’unico a essere sanzionato e denunciato.
Il ritrovo comunque si è svolto in una clima pacifico, a parte il 32enne senza altri feriti, e non ci sono stati danneggiamenti ai negozi della zona o alle auto in sosta.
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