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Il 19 febbraio 2020

La gioia europea e l’inizio dell’incubo: un anno fa Atalanta-Valencia 4-1

È stata l'ultima partita giocata dai nerazzurri davanti al proprio pubblico: un trionfo, ma anche l'anticamera di quell'incubo chiamato Covid-19

Di solito si dice che “sembra ieri, ma è già passato un anno”. In questo caso invece non sembrano trascorsi solo dodici mesi. Sembra passata una vita. Un anno fa, era il 19 febbraio 2020, al Meazza di Milano l’Atalanta giocava una delle sue partite più esaltanti battendo il Valencia 4-1 nell’andata degli ottavi di finale di Champions League. Quella è stata l’ultima partita disputata dai nerazzurri col pubblico presente sugli spalti.

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Quel 19 febbraio la vita scorreva come sempre. Quasi come se nulla fosse. Quasi, appunto, perché il Coronavirus iniziava a insinuarsi nelle nostre vite senza scalfirle più di tanto. In quei giorni sembrava un affare solo cinese. Il virus è lontano e noi possiamo continuare a vivere tranquilli, pensavamo.

Ma l’incubo Covid stava per iniziare.

Il giorno seguente, il 20 febbraio, a Codogno è stato identificato il primo caso ufficiale di Coronavirus in Italia. Il famoso paziente uno.

Il resto è storia: i primi casi a Bergamo, gli enormi focolai nella Bassa Val Seriana, gli ospedali di città e provincia al collasso, i migliaia di morti e il lockdown duro. E anche se il peggio – almeno in casa nostra – sembra passato, non ne siamo ancora usciti.

San Siro, la gioia dei tifosi atalantini dopo il 4-1 sul Valencia – YouTube

Ricordare quell’Atalanta-Valencia, con oltre 40mila persone sugli spalti di San Siro, è davvero strano.

Oggi giriamo per strada con la mascherina, lavoriamo da casa, ci laviamo le mani in continuazione e ci teniamo a distanza di sicurezza quando al supermercato facciamo la fila alla cassa. Un anno fa, invece, ci potevamo addirittura abbracciare.

È strano, quasi incredibile.

Sono trascorsi dodici mesi, eppure sembra passato molto, molto più tempo. Ma è la vita che, dopo quel trionfo, dopo l’inizio dell’incubo, ha preso a scorrere più lentamente.

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