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L'iniziativa

“Facciamo luce sui teatri”: a Bergamo si illuminano Donizetti, Sociale e San Giorgio

L'Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo ha invitato a illuminare e tenere aperti gli edifici la sera del 22 febbraio: piena adesione dai bergamaschi, con il Teatro Prova che vedrà gli artisti riunirsi nel cortile.

Era il 22 febbraio 2020 quando le porte di teatri si chiusero a casa della pandemia. Sono seguiti mesi difficili, per gli altri, per i lavoratori e per tutti i cittadini. Senza i luoghi di arte e cultura, vivi e abitati, le città perdono i propri punti di riferimento. Lo sa bene Bergamo, una città così profondamente legata al Teatro Gaetano Donizetti, cuore e centro pulsante della quotidianità pre-pandemia.

Dopo quasi un anno, i “templi della bellezza” sono ancora chiusi. Nel silenzio delle Istituzioni, UNITA (Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo) invita tutte le donne e gli uomini che dirigono i teatri italiani, da quelli più piccoli fino ai grandi Teatri Nazionali, a illuminare e tenere aperti i propri edifici la sera del 22 febbraio (dalle 19.30 alle 21.30).

Non è un evento, nè uno spettacolo, né un raduno. La situazione del momento non lo permette, ma questo non vuol dire che non si possa fare luce, accedere un focus sulla realtà forse più colpita da questa pandemia.

A Bergamo, la Fondazione Teatro Donizetti e gli artisti di Teatro Prova hanno già aderito all’iniziativa. Così nella serata di lunedì 22 febbraio potremo vedere il teatri Gaetano Donizetti, Sociale e San Giorgio saranno illuminati, a testimonia che l’arte c’è ancora.

“A un anno di distanza dal primo provvedimento governativo, – si legge nel documento diffuso da UNITA per lanciare l’iniziativa – che tra le misure di contrasto al Coronavirus ordinava la chiusura immediata dei teatri nelle principali regioni del Nord, estendendo rapidamente il provvedimento a tutto il territorio nazionale nel giro di pochi giorni, il mondo dello spettacolo chiede al nuovo Governo e a tutta la cittadinanza che si torni immediatamente a parlare di teatro e di spettacolo dal vivo, che lo si torni a nominare, che si programmi e si renda pubblico un piano che porti il prima possibile ad una riapertura in sicurezza di questi luoghi”.

Una chiamata rivolta alle donne e uomini dello spettacolo e, soprattutto, a tutti i cittadini, consapevoli che della bellezza non si può fare a meno. Garantendo l’osservanza di tutte le norme, in attesa che le norme consentano di rientrare in sala, – come si legge in una nota stampa inviata dal Comune di Bergamo – “invitiamo i cittadini a testimoniare la propria vicinanza, passando davanti al Teatro Donizetti per lasciare una traccia scritta di un proprio pensiero. Torniamo per una sera, seppur all’esterno, a incontrare quella parte essenziale e indispensabile di ogni spettacolo senza la quale il teatro semplicemente non è: il pubblico”.

Dal Teatro Prova, invece, fanno sapere che gli artisti saranno nel cortile del teatro (all’aperto) nel pieno rispetto delle normative. “Venite a trovarci per un saluto veloce, per lasciare un segno – scrivono – Troverete noi, i nostri attori, le nostre parole”.

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