• Abbonati
Bergamoxbergamo

Ragazzi con fragilità volontari della rete: “Pieni di gioia perché possiamo aiutare”

Jacopo, Beatrice e Pietro hanno ricevuto aiuti durante il lockdown e ora sono loro che vogliono aiutare tra le fila dei volontari di BergamoXBergamo

Una città che aiuta e ascolta. Una città vicina alle fragilità e alle difficoltà della vita, così accentuate dall’emergenza Covid che ha così duramente colpito il territorio bergamasco e che ancora non ci abbandona.

Una città prossima alle diversità sociali e che include. Ma chi riceve aiuto, può, anche, donarlo. Dando vita alla più preziosa dimostrazione d’amore.

Dall’inizio dell’emergenza sanitaria, il Comune di Bergamo ha messo a disposizione dei suoi cittadini BergamoAiuta, un punto di riferimento prezioso per i momenti più difficili con anche un gruppo di volontari che ha reso possibile affrontare ed esaudire operativamente le numerose richieste.

E dal mese di febbraio di quel gruppo di circa 500 volontari di BergamoxBergamo fanno parte anche quattro ragazzi con fragilità: dando vita ad un progetto di inclusione sociale grazie alla collaborazione tra Comune e Associazione San Paolo in Bianco, in partnership con la Cooperativa sociale SER.e N.A..

“Questa iniziativa rappresenta certamente un’occasione per realizzare un ulteriore passo avanti verso una città sempre più inclusiva. Sono certa che la relazione che andrà a stabilirsi con le persone del quartiere, i commercianti, gli altri volontari sarà occasione di confronto e crescita di grande valore per tutti.”, ha dichiarato l’Assessora alle Politiche sociali Marcella Messina. 

Jacopo (17 anni e studente al Liceo Secco Suardo di Bergamo), Beatrice (23 anni), Francesco (18 anni), Pietro (19 anni e studente al Caniana) e la sorella Anna sono i nuovi volti della squadra di volontari.

Ognuno di loro con un sogno speciale nel cassetto, come per Beatrice che vorrebbe lavorare in una libreria perché i suoi eroi sono proprio i libri o come Jacopo che desidera solo poter tornare al cinema.

Tutti accomunati dal desiderio di aiutare gli altri, diventando loro stessi testimonial di BergamoAiuta con un accorato appello destinato ai loro coetanei: “Vieni anche tu ad aiutare la tua città! Unisciti a noi per aiutare le persone che hanno bisogno”, dicono in coro Beatrice e Jacopo.

Perché, come racconta Pietro, “il volontariato ti aiuta a capire chi sei e cosa vuoi essere e ti fa conoscere i veri eroi della vita: gli eroi del normale”.

E, anche, “ti riempie di gioia “, dice emozionato Jacopo.

Ragazzi fragili BergamoXBergamo

Un progetto di inclusione fortemente voluto e sostenuto dalle famiglie, come racconta Silvia Galimberti, presidente dell’Associazione San Paolo in Bianco e mamma di Jacopo: “Ci colleghiamo al progetto di vita dei ragazzi autistici a noi associati elaborando iniziative significative per la comunità. Questo progetto con BergamoAiuta amplia un percorso di autonomia già in atto per questi ragazzi che potranno così sperimentare ed esercitare in modo utile per se stessi e per la comunità a cui appartengono e a cui sono molto legati, la loro preziosa esperienza formativa nel quotidiano”.

Ma non sarà un unicum, obiettivo del Comune di Bergamo, infatti, è quello di ampliare la chiamata a molti altri ragazzi e ragazze (fragili e non) desiderosi di aiutare chi ha più bisogno.

“Si tratta di un’opportunità che permette di arricchire la vita e le relazioni di questi ragazzi, valorizzando, anche, il loro ruolo e contributo all’interno della società”, spiega Paola Morandini, responsabile dei servizi in favore dei disabili del Comune di Bergamo, ricordando le commissioni che i neo volontari svolgeranno per i cittadini insieme ai volontari di riferimento: come la consegna della spesa e dei pasti a domicilio, la consegna di mascherine, lo svolgimento di alcune pratiche postali e la distribuzione del bollettino della parrocchia di San Paolo Apostolo

“Questa pandemia ha mostrato come tutti quanti ci siamo dati la mano l’un l’altro. E ora anche questi ragazzi che sono stati aiutati durante il lockdown vogliono aiutare. É una collaborazione che ci emoziona molto ed è solo la prima sperimentazione, il progetto pilota: puntiamo a raggiungere tutti i quartieri della città includendo molti altri adolescenti, non solo con fragilità, perché lo scopo è anche quello di favorire una convivenza preziosa tra diversità”, ha continuato Paola.

Le fa eco Serena Noris, coordinatrice della cooperativa SER.e N.A, che sottolinea l’importanza di portare questo progetto di inclusione anche nelle scuole: “Per permettere ai ragazzi e alle ragazze di applicare sul campo e nella vita di tutti i giorni quello che imparano in classe. Sono una generazione che ha sofferto e che continua a soffrire molto per le poche opportunità di socialità che in questo periodo si possono vivere  e questo progetto può essere un’importante occasione di condivisione”.

In occasione della giornata mondiale della Sindrome di Asperger, inoltre, su richiesta dell’associazione, il Comune darà un ulteriore segnale di condivisione del progetto accendendo di blu porta San Giacomo, colore dell’autismo.

Il numero di BergamoAiuta è sempre attivo: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 allo 3420099675.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
leggi anche
famiglia crisi
Come aderire
Il Comune di Bergamo aiuta le famiglie a sostenere le spese indispensabili
BergamoXBergamo
Emergenza covid
BergamoXBergamo: 30 squadre di volontari per aiutare tutta la città
Aprica ,e Ruah anti neve
Bergamo città
Ghiaccio e neve: al lavoro la Ruah e i volontari di BergamoXBergamo
Rotary food box
Bergamo
Rotary Food Box: il progetto di sostegno alimentare alle famiglie continua a crescere
Generico marzo 2021
La mamma
“Da ottobre lontana da mio figlio autistico: la disabilità è un mondo invisibile”
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI