Nell’ambito di una Unit di Design, agli studenti del primo anno della High School dell’International School of Bergamo è stato chiesto di produrre uno spot video su un aspetto a scelta di Digital Citizenship. Al mondo d’oggi infatti essere un buon cittadino, significa anche sapere come comportarsi nel mondo digitale e virtuale.
Ecco il breve spot realizzato da alcuni alunni, che ci invitano a considerare che le parole contano, tanto. Il bullismo non è fatto solo di atti violenti; le parole pesano come macigni e fanno male all’anima. Ma il bullismo si nutre anche di coloro i quali non fanno nulla e stanno a guardare; l’invito è quindi a prendere il coraggio a quattro mani e non fare parte di coloro che non fanno nulla, assistono e tacciono.
Lo spot però fa molto di più che parlare di bullismo e di coraggio. Ci ricorda quanto gli adolescenti siano il nostro futuro, che per fortuna promette bene, e ci convince con decisione di quanto siano davvero capaci, meravigliosi, profondi e complessi. Ci fanno sognare un futuro brillante di comprensione, compassione e rispetto reciproco.
Il video è stato completamente ideato scritto, realizzato e prodotto da due ragazzi di 14 anni.
“Le parole contano”
Pregiudizi e odio.
sguardi letali.
Differente, alto, basso,
forte, grasso, magro,
“intelligente”, “stupido”.
Queste sono parole che contano.
Magari non sappiamo, magari semplicemente ci rifiutiamo di sapere,
forse l’ignorare è solo una comfort zone.
Il bullismo viene dalla paura, paura delle differenze e di come le persone si comportano quando hanno paura. Attaccano, fanno sentire l’escluso debole, inferiore, fino a che ci crede davvero. Ma non può andare avanti così.
Albert Einstein una volta ha detto: “Il mondo non sarà distrutto dai malvagi, ma dai buoni, che stanno lì e guardano.
Ci vuole coraggio.
Davide e Vittorio, Grade 10
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