La notizia è stata pubblicata da Fruitbook Magazine ed è stata confermata dal Mercato Ortofrutticolo di Bergamo: alla storica azienda F.lli Santini Srl è stata revocata la concessione per i posteggi all’interno dei tre Mercati all’ingrosso: Bergamo, Milano e Verona.
La F.lli Santini Srl, attiva dagli Anni Sessanta e tra i più grandi maturatori di banane italiani, con una partnership storica con la multinazionale Chiquita e un fatturato 2019 di 68 milioni di euro (-20% sul 2018) è al centro di una delicata vicenda giudiziaria. Lunedì 11 marzo 2020 i carabinieri del comando provinciale di Bergamo hanno arrestato al mercato di Bergamo Alessandro e Carlo Santini, titolari della F.lli Santini Srl, con l’accusa pesantissima di estorsione aggravata dal metodo mafioso.
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Dopo la condanna per estorsione con rito abbreviato a 3 anni e 4 mesi di carcere per Alessandro Santini, titolare con il fratello Carlo della F.lli Santini Srl, (il giudice ha prosciolto tutti gli imputati dall’accusa di bancarotta preferenziale e ha tolto a Santini, Pizzimenti e Potenza l’aggravante dell’art 7, cioè l’accusa di aver agito con metodi mafiosi) è arrivata la revoca della concessione per i posteggi all’interno dei tre Mercati all’ingrosso in cui è presente l’azienda bergamasca, e cioè quelli di Milano, Bergamo e Verona.
La motivazione è che la presenza in una struttura a maggioranza pubblica, come sono i Mercati all’ingrosso in questione, sarebbe incompatibile con l’informazione interdittiva antimafia adottata dalla Prefettura di Bergamo per possibili infiltrazioni mafiose. Il condizionale è d’obbligo perché la F.lli Santini Srl ha fatto ricorso al TAR di Brescia che dovrebbe riunirsi per deliberare il 10 marzo 2021.
“L’informazione interdittiva antimafia nei confronti della F.lli Santini Srl è arrivata a SoGeMi, ente gestore dell’Ortomercato di Milano, lo scorso 6 ottobre. SoGeMi è partecipata al 100% dal Comune di Milano – riporta Fruitbook Magazine -. A seguito dell’incompatibilità con la normativa regionale, la Commissione di Mercato di SoGeMi ha deliberato la revoca della concessione il 9 dicembre, revoca che è stata formalizzata all’azienda bergamasca il 14 dicembre 2020. I legali della F.lli Santini Srl hanno quindi fatto domanda di sospensiva ma sia il TAR che il Consiglio di Stato la hanno rigettata. Il tempo congruo per liberare gli spazi e il 31 dicembre la revoca è divenuta effettiva. Al Mercato di Bergamo l’iter è stato analogo, solo con tempi diversi: il punto vendita della F.lli Santini Srl è tornato il possesso di Bergamo Mercati il 9 febbraio 2021. Anche il cda di Veronamercato ha deliberato la revoca della concessione, che dovrebbe diventare effettiva entro fine febbraio. Ad oggi, 17 febbraio, è l’unico posteggio ancora operativo”.
L’informazione interdittiva antimafia è un provvedimento amministrativo emesso dal Prefetto, a scopo preventivo, al fine di tutelare l’economia dalle infiltrazioni mafiose.
LA PRECISAZIONE DELL’AVVOCATO DEI FRATELLI SANTINI
Riceviamo da parte dell’avvocato Luca Andrea Brezigar la seguente precisazione in merito all’articolo qui pubblicato: “Innanzitutto va esplicitato che la condanna per estorsione con rito abbreviato a 3 anni e 4 mesi di carcere per Alessandro Santini non è definitiva, e prima ancora di tale importante elemento, va precisato che l’unica statuizione che essa contiene, immodificabile e definitiva, riguarda proprio l’insussistenza dell’aggravante cosiddetta £mafiosità” per cui Alessandro Santini è stato assolto.
La F.lli Santini Srl proprio alfine di escludere qualsiasi presunzione e prevenzione ha proposto richiesta la Tribunale di Brescia per essere sottoposta ad un controllo preventivo per cui è fissata udienza il 23 marzo 2021. In caso di accoglimento del ricorso le misure interdittive verrebbero immediatamente annullate.
L’articolo in questione ed ogni sua ripresa da parte di organi di stampa, non fa i conti con i fatti processuali, al di là delle ragioni difensive avanzate in ogni sede da parte di F.lli Santini Srl, che risulta a torto all’attenzione della pubblica opinione come azienda infiltrata dalla mafia, il che non è e non è mai stato”.
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