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Confermate tutte le agevolazioni edilizie: i bonus e come ottenerli

La legge di bilancio proroga al 31 dicembre 2021 le detrazioni spettanti per le spese sostenute per interventi di riqualificazione energetica e di ristrutturazione edilizia, per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici a basso consumo energetico finalizzati all’arredo dell’immobile ristrutturato e il bonus facciate.

La legge n. 178/2020 (Legge di Bilancio 2021) ha confermato tutte le agevolazioni edilizie. Nella fattispecie l’articolo 1 proroga al 31 dicembre 2021 le detrazioni spettanti per le spese sostenute per interventi di riqualificazione energetica e di ristrutturazione edilizia, per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici a basso consumo energetico finalizzati all’arredo dell’immobile ristrutturato e il bonus facciate.

Spese di riqualificazione energetica

Il comma 58, lett. a) dispone la proroga della detrazione Irpef/Ires prevista per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici esistenti, confermando nella generalità dei casi la percentuale di detrazione nella misura del 65% , percentuale che diminuisce al 50% per alcuni specifici interventi.

Spese di recupero del patrimonio edilizio

L’articolo 1, comma 58, lett. b) proroga la detrazione Irpef per le spese di recupero del patrimonio edilizio di cui all’articolo 16-bis, comma 1, Tuir sostenute fino al 31 dicembre 2021, nella misura del 50% e nel limite massimo di spesa di euro 96.000 per unità immobiliare.

Viene introdotta una nuova detrazione nella misura del 50% per le spese sostenute per interventi di sostituzione del gruppo elettrogeno di emergenza esistente con generatori di emergenza a gas di ultima generazione.

Sisma bonus

Viene prorogata la detrazione Irepf/Ires del 70% o 80% (in base alla riduzione del rischio sismico che si ottiene post-intervento), fino a un massimo di spesa di euro 96.000, per le spese sostenute riguardanti gli interventi di riduzione del rischio sismico/messa in sicurezza statica delle abitazioni e degli immobili a destinazione produttiva situati nelle zone ad alta pericolosità sismica (zone sismiche 1, 2 e 3).

Sisma bonus acquisti

Viene confermata la detrazione Irpef per le spese riguardanti l’acquisto di unità immobiliari, facenti parte di interi edifici oggetto di interventi di demolizione e ricostruzione da parte di una impresa, che siano ceduti dalla stessa entro 18 mesi dalla fine dei lavori (anche con variazione volumetrica), situati nelle zone ad alta pericolosità sismica (zone sismiche 1, 2 e 3).

Bonus mobili

Viene riconosciuta una detrazione Irpef del 50% della spesa sostenuta per l’acquisto di mobili e di elettrodomestici a basso consumo energetico (classe A+, A per forni) ai soggetti che usufruiscano della detrazione per interventi di recupero del patrimonio edilizio. L’importo complessivo di spesa agevolabile aumenta da 10.00 a 16.000 euro.

Per poter fruire della detrazione relativamente alle spese sostenute nel 2021 è necessario che gli interventi di recupero del patrimonio edilizio siano iniziati a decorrere dal 1° gennaio 2020.

Bonus verde

È prorogata anche la detrazione Irpef del 36% su una spesa massima di euro 5.000 sulle spese sostenute e documentate dal proprietario o dal detentore di un’unità immobiliare ad uso abitativo sulla quale sono effettuati interventi riguardanti:

– la “sistemazione a verde” di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi;

– la realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.

Bonus facciate

La legge di bilancio proroga al 2021 anche il “bonus facciate”. Tale agevolazione consiste in una detrazione senza limiti di spesa dall’imposta lorda (Irpef o Ires) pari al 90% delle spese sostenute per interventi finalizzati al recupero o al restauro delle facciate esterne degli edifici esistenti, anche strumentali, inclusi gli interventi di sola pulitura o tinteggiatura esterna.

Gli edifici devono essere situati nelle zone A e B, come individuate dal decreto ministeriale n. 1444/1968, o zone ad esse assimilabili in base alla normativa regionale e ai regolamenti edilizi comunali.

Per tutti gli interventi sopra citati, il contribuente può scegliere di portare la detrazione fiscale spettante a seguito dei lavori nella propria dichiarazione dei redditi, oppure optare per lo sconto in fattura o la cessione del credito a terze parti compresi gli istituti di credito.

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