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A gennaio 2021

“Ospedale di Piario, 8 entrati sani e infettati lì”: la denuncia di Paolo Franco in Regione

Il consigliere di Albino spiega il caso in un'interrogazione che si chiude con quattro domande al presidente Attilio Fontana e all'assessore Letizia Moratti

Otto persone entrate sane all’ospedale di Piario e poi contagiate lì. Lo rivela il bergamasco Paolo Franco, consigliere regionale di maggioranza (gruppo misto), in un’interrogazione depositata in Consiglio al Pirellone che si chiude con quattro domande al presidente Attilio Fontana e all’assessore Letizia Moratti per fare chiarezza sulla gestione degli ospedali della “sua” Valseriana.

Nel documento di cinque pagine, il consigliere di Albino ripercorre quello che è successo in questo ultimo anno, in particolare nella Valle, una delle zona più colpite dal virus in Italia e nel mondo: “Nei territori di competenza dell’Asst Bergamo Est, durante i mesi più drammatici, è stato registrato un numero di morti pari a 9 volte quelli che avvenivano storicamente negli anni precedenti. Tale indice di comparazione risulta essere nettamente superiore addirittura sia a quello del territorio di Codogno da cui tutto ebbe inizio, sia a quello degli altri territori della Provincia di Bergamo, città di Bergamo compresa, ove si registrava un tasso di mortalità pari alle 4/4,5 volte il numero di morti che avvenivano storicamente negli anni precedenti”.

Poi il focus si concentra sull’ospedale di Piario, con una denuncia precisa e attuale: “Durante la seconda metà di gennaio 2021, all’ospedale di Piario, a distanza di un anno circa dalla diffusione del virus Covid-19 nella provincia di Bergamo, c’è stato – ancora – un vero e proprio focolaio che ha visto coinvolti 8 pazienti lì ricoverati, risultati positivi. Gli stessi entrarono in quella struttura come pazienti negativi a seguito di regolare tampone, tant’è che furono collocati in reparto deputato ai pazienti negativi (area bianca)”.

“Di tale contagio – prosegue Franco – si ha avuto contezza nei giorni durante i quali, in quel presidio, accedevano parenti dei pazienti ricoverati (non in fase terminale) contravvenendo a qualsiasi misura deputata a contenere la diffusione del Virus Covid-19. Oltre a ciò, in tale struttura venivano regolarmente svolte cure e terapie senza applicare le minime accortezze: ad esempio, pur contro ogni protocollo, veniva svolta la terapia “aerosol” in camere ove erano presenti più pazienti simultaneamente e senza arieggiare gli ambienti”.

“Non provate a negare questo fatto – puntualizza – perché ho le prove e se qualcuno smentisce penserò che ci sia del dolo, non solo della superficialità. Superficialità che in ogni caso non è ammessa: non può passare il messaggio che si entra in una struttura sanitaria negativi e si venga contagiati all’interno. Qualcuno deve pagare”.

“E non deve pagare il sistema sanitario lombardo, che stimo parecchio, se qualcuno non rispetta le procedure. La colpa è di chi non vigila. Quindi chiedo alla Regione quali sono i criteri di selezione dei direttori generali. A distanza di un anno non è ammissibile una situazione come questa. Se ora è così, dopo tutto ciò che è accaduto, non oso immaginare com’era all’inizio dello scorso anno”.

Interpellata per una replica, la direzione dell’Asst Bergamo Est spiega che “In merito all’episodio riportato relativo all’ospedale di Piario, si ribadisce che la situazione è sotto controllo e risolta. In ogni caso l’attenzione è costante e verificheremo ogni segnalazione in modo che tale controllo rimanga puntuale e costante”.

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