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Solidarietà

Il Comune di Bergamo al fianco dei profughi in Bosnia

La decisione in consiglio comunale con l'approvazione di un ordine del giorno che chiede di istituire raccolte fondi e di avviare in Bosnia un’iniziativa di accoglienza di un piccolo numero di profughi, da sostenere con i contributi della comunità locale bergamasca

Il Comune di Bergamo è al fianco della drammatica situazione dei profughi in Bosnia e si impegnerà a portare aiuti concreti ai migliaia di sfollati in condizioni terribili.

Su proposta delle consigliere Oriana Ruzzini, Romina Russo (entrambe del Partito Democratico)  e dei consiglieri Stefano Togni (Lista Gori), Simone Paganoni (Patto Civico) e di Roberto Cremaschi (Ambiente Partecipazione e Futuro) con il sostegno dell’assessora Marzia Marchesi, il Consiglio Comunale di Bergamo ha discusso nella seduta di lunedì 1 febbraio un ordine del giorno dedicato a ciò che sta succedendo nella tendopoli di Lipia.

Nonostante l’opposizione della Lega che ha voluto discutere l’urgenza dell’ordine del giorno, sostenendo che “un’amministrazione comunale non deve occuparsi di temi così “lontani”, anche se abbiamo discusso e approvato ordini del giorno del tutto simili, ad esempio sulla recente situazione in Armenia, presentati dalla Lega! – come scrive su Facebook il consigliere Cremaschi – l’interrogazione è stata approvata.

Il documento impegna, quindi, l’amministrazione ad intervenire sul piano politico con il Governo perché sollecitino l’Unione Europea, l’alto Commissariato per i rifugiati delle Nazioni Unite e le Istituzioni coinvolte a risolvere questa crisi politica, civile e istituzionale per porre fine a quella che è diventata una vera catastrofe umanitaria, attivando un programma di evacuazione umanitaria e di ricollocamento dei migranti in tutti i Paesi dell’Unione Europea e individuando soluzioni a lungo termine che dotino la Bosnia di un sistema di accoglienza e protezione dei rifugiati.

A chiedere a tutti i Governi dell’Unione Europea, a cominciare dal Governo italiano, di porre immediatamente fine agli illegittimi respingimenti tra Italia, Slovena e Croazia; a promuovere nella cittadinanza le raccolte di fondi organizzate da diversi enti per inviare beni di prima necessità ai migranti in Bosnia Erzegovina.

E a verificare insieme al Coordinamento Enti Locali per la pace cui il Comune aderisce, e alla rete di associazioni della società civile coinvolte, la possibilità di avviare in Bosnia – dove il nostro territorio ha realizzato negli anni successivi alla recente guerra progetti significativi di cooperazione decentrata – un’iniziativa di accoglienza di un piccolo numero di profughi, da sostenere con i contributi della comunità locale bergamasca.

“È una azione minima ma generativa che vuole tendere alla solidarietà concreta e a una riflessione collettiva. Abbiamo celebrato la Giornata della Memoria pochi giorni fa e ricordato le storture della storia, la crudeltà e la ferocia divampate a causa dell’indifferenza. Non vogliamo e non possiamo essere indifferenti a quanto accade oggi, non vogliamo essere complici delle crudeltà commesse su persone che non hanno colpe ma che hanno solo la speranza, e il diritto, di riuscire a vivere una vita normale”, ha dichiarato la consigliera prima firmataria Ruzzini.

Un segno di solidarietà, vicinanza ed accoglienza che si inserisce nelle azioni che la Rete della Pace di Bergamo sta già promuovendo sul nostro territorio con incontri di sensibilizzazione sulla questione.

Un’attenzione che la Federazione provinciale del PD di Bergamo aveva già dimostrato dando il via ad una raccolta di materiale in supporto delle associazioni che operano nei Balcani, arrivando a raccogliere centinaia di giacche, scarpe, maglioni e indumenti invernali spedite in Bosnia grazie all’incredibile generosità dei cittadini bergamaschi.

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