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L'intervista

Piante e amore, la passione di Lisa per la biodiversità

Gli appassionati di piante sembrano essere sempre più numerosi. Lisa Pezzali, 21 anni e studentessa di lingue orientali a Bergamo, ci racconta com’è nata la sua passione per questo mondo

La ricerca di nuove passioni, l’esigenza di occupare le nostre giornate e di rendere più piacevole il tempo trascorso tra le mura domestiche: potrebbero essere queste alcune delle ragioni che hanno incentivato molte persone ad acquistare delle piante nel corso dell’ultimo anno. Lisa Pezzali, ventunenne di Ponte Nossa e giovane appassionata proprio di questo mondo, ci racconta com’è nata e cresciuta la sua passione e come mai sempre più persone si sono avvicinate a questo mondo, anche grazie all’uso dei social.

Come ti sei avvicinata a questa passione?

A me le piante sono piaciute moltissimo sin da bambina; tuttavia, ho deciso di comprare il primo cactus cinque anni fa e ho iniziato a prendermi cura, in una prima fase, di Cactaceae e Succulente, più comunemente conosciute come piante grasse. Nel periodo del lockdown ho iniziato a raccogliere informazioni su piante tropicali, bonsai e coltivare diverse altre specie. Di mio particolare interesse sono le Tillandsie, particolari piante che non necessitano di terreno e assorbono i nutrimenti dall’aria, e Peperomia.

Cos’è che più ami del mondo vegetale?

Ciò che più mi affascina è l’incredibile varietà e la presenza di una grande biodiversità che dobbiamo ammirare, ma anche proteggere e preservare; è importante puntualizzare che le piante, così come tutti gli altri esseri viventi, esigono rispetto. Durante il lockdown diversi esemplari sono stati prelevati dal loro ambiente naturale, andando a danneggiare l’ecosistema e minacciando di fatto l’esistenza di questa così ampia varietà.

lisa piante

In effetti, nel periodo di lockdown gli acquisti di piante siano incrementati e sembra che molte persone si siano appassionate a questo ambito. Pensi che si tratti di un’esigenza più ornamentale o che vi siano altre ragioni?

Ritengo non si tratti di una questione puramente ornamentale e di design. Chi sceglie di avvicinarsi alle piante e si appassiona ha cura di fornire loro le condizioni ideali, andando quindi oltre la funzione estetica che possono ricoprire all’interno di un appartamento. Piuttosto, la necessità di rendere la permanenza in casa più piacevole, di riempire il tempo con qualcosa di positivo e la gratificazione nell’osservare la crescita della pianta, sono tra i fattori che sicuramente hanno incentivato molti ad avvicinarsi a questo mondo.

Anche il mondo social, in particolare Instagram, ha visto un incremento di profili dedicati alle piante. Secondo te in che modo la condivisione online può costituire un arricchimento?

Già in un periodo precedente a quello del confinamento vi erano già diversi profili dedicati a questa passione. Durante l’estate molte persone hanno iniziato ad interessarsi alla cura delle piante, cercando anche sui social un luogo di confronto in cui trovare informazioni e in cui coltivare la passione, imparando molte nozioni. La Plant community italiana online, infatti, accoglie sia principianti, il cui interesse per il mondo vegetale non è legato al loro ambito professionale o di studio, sia persone che, al contrario, sono in grado di fornire informazioni di stampo scientifico-botanico. Inoltre, sono numerosi i profili specializzati in determinate specie che si offrono di fornire consigli a chi ha necessità di supporto.

Quali benefici possiamo trarre prendendoci cura di una pianta?

Dal punto di vista psico-fisico ci sono numerosi giovamenti; è scientificamente provato che fare giardinaggio, avvicinarsi alla natura e occuparsi di piante e fiori riduce l’ansia, stress e apparentemente aumenta la capacità di concentrazione. Nel corso del primo lockdown, e in particolare quando Bergamo era particolarmente colpita dalla pandemia, io stessa ho trovato nell’accudire delle piante un’attività da cui trarre una maggiore serenità.

lisa piante

Cosa diresti a qualcuno per farlo avvicinare a questo mondo? E per iniziare, quali sono i consigli?

Inizierei incoraggiando tutti dicendo che, a mio avviso, nessuno ha il pollice totalmente verde o nero: tutti possono interessarsi alla cura di una pianta. Per avere successo è fondamentale tenere in considerazione tre aspetti in particolare: l’osservazione, anche quotidiana, la volontà di cercare informazioni e la pazienza nell’attendere i risultati. Ai principianti consiglio piante semplici che consentono, da un lato, la possibilità di apprendere e d’altra parte, grazie al loro facile adattamento a svariate condizioni climatiche, di ridurre le variabili di insuccesso.

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