“Prende il via da oggi un passaparola sui social per l’intitolazione di un’aula studio a Treviglio a Giulio Regeni” afferma Laura Rossoni, consigliere del Partito Democratico al Comune di Treviglio.
“Nell’ultimo consiglio comunale, lo scorso 22 dicembre, abbiamo presentato questa proposta con una mozione, sottoscritta da tutti i consiglieri di minoranza, chiedendo che fosse condivisa dall’intera aula – prosegue Rossoni -. L’occasione è stata la conclusione delle indagini che provano, senza ombra di dubbio, che un ragazzo italiano senz’altra colpa che essere andato a studiare in un Paese straniero, sia stato rapito e torturato fino alla morte dai servizi segreti egiziani. È il primo italiano ucciso per torture in tempo di pace dalla fine della seconda guerra mondiale. Una tragedia immane che ci lascia un monito sulla fragilità della libertà e dei diritti alla base della nostra società e della democrazia in cui viviamo. Per questo è importante ricordare Giulio Regeni. Per questo è importante che la sua storia venga conosciuta soprattutto dai giovani. Durante il consiglio avevo terminato il mio intervento con queste parole: “Chiedo a quest’aula di prendere posizione, di dire ai ragazzi, collocando simbolicamente una targa dove si ritrovano a studiare, che per la libertà e i diritti politici e civili bisogna raccogliere il coraggio e lottare, in qualunque parte del mondo vengano violati”.
Nello stesso Consiglio comunale però il sindaco ha dichiarato che la maggioranza non avrebbe partecipato al dibattito e al voto perché Giulio Regeni non è di Treviglio e non è un trevigliese. Dopodiché la proposta era stata congelata e rinviata di un mese. Da qui la campagna che nasce sui social per ribadire che Giulio Regeni è uno di noi!
“Da oggi sui profili social inizia una campagna di sensibilizzazione. Verrà postata un’immagine del ragazzo con la scritta “Giulio Regeni è trevigliese” per mostrare quando la nostra comunità condivide e sostiene la proposta. L’invito a tutti è di condividerla il più possibile” dichiara Rossoni.
La campagna prende il via il giorno dopo il compleanno di Giulio Regeni (il 15 gennaio avrebbe compiuto 33 anni) e si concluderà il 25 gennaio, quinto anniversario del rapimento. Il 26 gennaio è prevista la seduta del Consiglio comunale di Treviglio in cui la proposta di intitolazione tornerà in discussione.
“Giulio Regeni, un ragazzo, come lo sono i nostri figli di Treviglio, non è più tornato a casa. I suoi diritti, la sua libertà, la sua vita sono stati violati – conclude Rossoni -. Non deve accadere mai più! È fondamentale che le nuove generazioni possano vivere, muoversi, esprimere le proprie idee senza alcuna paura, perché il rispetto dei diritti – così faticosamente conquistato nel corso della storia – è il mattone più importante su cui costruiranno il loro futuro. Affinché i nostri ragazzi non dimentichino mai l’importanza della libertà e chiediamo all’amministrazione comunale di intitolare l’aula studio dell’ex Upim a Giulio Regeni”.
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