Il Coordinamento dei comitati delle associazioni genitori delle scuole superiori della provincia di Bergamo in un documento denuncia la situazione di ostaggio in cui versa l’intero mondo della scuola per l’emergenza Covid 19. Pubblichiamo il testo completo.
Ci risiamo.
Assistiamo frustrati all’ennesimo allontanamento della data per la ripresa in presenza, ore di confronto organizzativo di tante componenti scolastiche e istituzionali, oltre al nostro impegno di raccolta dati e proposte operative, buttate alle ortiche.
Non possiamo limitarci a prendere atto della schizofrenia con cui la politica si sta muovendo nei confronti della scuola e degli studenti.
Denunciamo che la situazione sta degenerando scandalosamente verso una deriva che tiene la scuola e gli studenti in scacco, avvilendone ancora una volta il ruolo e i diritti.
Denunciamo che gli studenti, le famiglie e anche i docenti non ci stanno più dentro: si é rotto il tempo delle relazioni, delle socialità, della motivazione ad apprendere, del senso dell’imparare anche quando il programma, le verifiche, i voti ci sono.
Non sta funzionando e ogni disillusione sulla ripresa in presenza, anche parziale ma strutturata nel tempo demotiva, avvilisce, allontana.
Ci vergogniamo profondamente dell’esempio e dei dismessaggi che gli studenti e la scuola ricevono dalla politica: la scuola é sacrificabile, i ragazzi sono pacchetti che si possono mettere a casa o a scuola, accendere o spegnere, nell’incertezza totale. Andare scuola, tutto sommato, non serve. Questo è quello che ci state dicendo.
Guardatevene bene dall’ assumervi rischi di questo messaggio avvilente. Siamo stanchi. Non è più tempo per la retorica sulla scuola.
Il Direttivo del CoorCoGe lancia un grido d’allarme con #adessoBasta!
Proponiamo che il 18 gennaio ogni componente della scuola si mobiliti con tutto quello che la fantasia e la voglia di tornare a contare ci suggerisce ( piccoli flash mob, video, messaggi, una striscia di tessuto con scritto #adesso BASTA legato su ogni automezzo in circolazione tutto quello che saprete inventare).
Rappresentanti degli studenti, dei genitori e mondo scolastico sono invitati a dare insieme un segnale, gridandolo forte.
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