• Abbonati
Cosa è successo

America sotto shock: 4 morti nell’assalto al Congresso che ha certificato la vittoria di Biden

Intanto prende corpo l'ipotesi di invocare il 25° emendamento per rimuovere Donald Trump col passaggio dei poteri al vice Pence

Centinaia di fan di Donald Trump hanno assaltato alle 20 di mercoledì (ora italiana) il Congresso a Washington mentre deputati e senatori erano convocati per la certificazione della vittoria di Joe Biden alle elezioni.

Il Campidoglio si è trasformato nel campo di battaglia dei sostenitori di Trump che, aizzati dal loro leader – e ancora formalmente presidente degli Stati Uniti – hanno attaccato la polizia e sono riusciti incredibilmente a irrompere dentro l’edificio del Congresso proprio mentre era in corso la seduta.

Per fermare la rivolta sono dovuti intervenire la Guardia Nazionale, il Secret Service e lo Swat Team dell’Fbi. Solo alle 23 (ora italiana) gli agenti speciali dell’Atf hanno iniziato la perlustrazione del Congresso per verificare se fossero ancora manifestanti all’interno dell’edificio.

Il bilancio è di 4 i morti, 13 i feriti, 52 gli arresti. La prima vittima, una donna uccisa da un’arma da fuoco all’interno del Campidoglio, si chiamava Ashli Babbit ed era una credente della teoria complottista QAnon.

Dopo i disordini pian piano il Congresso è tornato a riunirsi e, a distanza di 10 ore dall’assalto, è ripresa la conta per certificare la vittoria di Joe Biden alle presidenziali americane. Alle 10 (ora italiana) Joe Biden e Kamala Harris sono stati certificati dal congresso rispettivamente presidente e vice presidente degli Stati uniti d’America. 

Intanto il Washington Post ha chiesto chiede che la responsabilità di questo atto di insurrezione ricada sul “presidente, che ha mostrato di rappresentare un grave minaccia alla democrazia”. Scrive l’editoriale: “Ha causato l’assalto al Congresso. Deve essere rimosso”; Trump “non è adatto a restare in carica per i prossimi 14 giorni. Ogni secondo che mantiene i vasti poteri della presidenza è una minaccia all’ordine pubblico e alla sicurezza nazionale”; “Trump è una minaccia e fino a quando resterà alla Casa Bianca il paese sarà in pericolo”.

E l’ipotesi di invocare il 25° emendamento per rimuovere Donald Trump si sta rafforzando nel gabinetto del presidente. Lo riporta Cbs citando alcune fonti, secondo le quali l’idea è in discussione all’interno della Casa Bianca ma non è stata ventilata al vicepresidente Mike Pence. Il 25° emendamento della Costituzione prevede che il vicepresidente prenda i poteri nel caso il presidente muoia, si dimetta o sia rimosso dal suo incarico. A differenza dell’impeachment, dunque, consente di rimuovere il presidente senza che sia necessario elevare accuse precise.

Cosa è successo

Di solito la certificazione è un atto formale, ma quest’anno, a causa di accuse infondate di brogli elettorali, alcuni senatori del Partito Repubblicano avevano annunciato che avrebbero contestato il voto, e Donald Trump aveva presentato l’evento come l’ultima occasione per evitare la vittoria di Biden. Fin dai giorni precedenti, migliaia di sostenitori di Donald Trump si erano radunati a Washington, sostenuti e incitati da Trump stesso durante un comizio tenuto mercoledì mattina davanti alla Casa Bianca.

Mentre il dibattito era in corso, intorno alle 20 ora italiana, sostenitori di Trump hanno cominciato a scontrarsi violentemente con le forze dell’ordine che difendevano l’edificio. A un certo punto molti di loro (almeno alcune decine) sono riusciti a entrare nel Congresso. Alcuni erano armati, e hanno fatto irruzione con la violenza. La seduta è stata sospesa, i deputati e senatori prima hanno cercato rifugio dietro agli scranni e poi sono stati evacuati.

Joe Biden, il presidente eletto, ha detto che “la nostra democrazia è sotto attacco come mai prima” e ha chiesto a Trump di “tenere fede al suo giuramento, difendere la Costituzione e pretendere la fine di questo assedio”.

Con molto ritardo, anche Donald Trump ha pubblicato un video su Twitter chiedendo ai golpisti di andare a casa pacificamente, ma ribadendo che le elezioni sarebbero state “rubate” e dicendo ai golpisti: “Vi vogliamo bene”.

La sindaca di Washington, Muriel Bowser, ha imposto il coprifuoco in tutta la città a partire dalle 18. Inoltre, è stata attivata la guardia nazionale, la principale forza militare di riservisti americana, a sostegno della polizia.

Battaglia anche sul fronte dei social. Facebook blocca Donald Trump per 24 ore. Il blocco del social di Mark Zuckerberg segue quello simile di 12 ore deciso da Twitter. Zuckerberg, secondo le ricostruzioni di Axios, avrebbe definito la situazione a Washington un'”emergenza” e, in una email ai dipendenti, ha assicurato che si stavano valutando altre misure per tenere la gente al sicuro.

Durissima la condanna da parte di Barack Obama: “La storia ricorderà la violenza di oggi al Campidoglio, istigata da un presidente in carica che ha continuato a mentire senza fondamento sull’esito di un’elezione legittima, come un momento di grande disonore e vergogna per la nostra nazione”. In un comunicato Obama ha quindi lanciato un appello ai repubblicani perché “facciano i primi passi per domare le fiamme” e “scelgano “l’America”.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
leggi anche
Joe biden (gettyImages)
Usa
Trump dice sì alla transizione: Biden mette a punto la squadra
Generico novembre 2020
Ultim'ora
Joe Biden è il nuovo presidente degli Usa
Elezioni Usa
Election day
Trump contro Biden: gli Stati Uniti scelgono il loro presidente e il loro futuro
Biden Trump
Le elezioni USA, la Trump generation e l’importanza di saper perdere
Washington Bergamini
L'intervista
Oliviero Bergamini: “Biden andrà avanti, ma l’America resta spaccata in due”
washington cristadoro
L'intervista
Il ruolo dei social nell’attacco al Congresso
Washington Barcella
L'esperto
Assalto al Congresso, “da Trump messaggi eversivi. E quella bandiera carica d’odio…”
joe biden getty
L’intervista
La scrittrice americana, scalvina d’origine, e la campagna per Joe Biden
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI