Quartultima. Dopo Molise, Calabria e Sardegna. È la posizione della Regione Lombardia come quota di vaccini somministrati in rapporto alle dosi consegnate: 11,4%, a fronte del 38,1% medio nazionale (e le punte del 67,7% della provincia autonoma di Trento e del 63,3% del Lazio).
Lo sottolinea in un post su Facebook il viceministro bergamasco all’economia Antonio Misiani (Pd)”Il presidente Fontana – commenta – può fare tutti i rimpasti di Giunta possibili e immaginabili. L’assessore Gallera è perfetto come capro espiatorio. Avrebbe dovuto dimettersi da mesi. Lo farà adesso, su richiesta del presidente Fontana e con il via libera decisivo del suo dante causa: Matteo Salvini”.
“Ma il problema – secondo Misiani – è nel manico. Una gestione della sanitá lombarda catastrofica, una classe politica che in Regione comanda ininterrottamente da più di vent’anni e che si è dimostrata per l’ennesima volta incapace di ammettere i propri errori e meno che meno di porvi rimedio”.
Misiani definisce “vitale per uscire dall’emergenza Covid-19” il programma di somministrazione dei vaccini. “Se la Regione a guida leghista, che aveva già combinato disastri con la vaccinazione anti influenzale, non è in grado di attuare quella contro il Coronavirus – conclude il viceministro – è giusto che subentri lo Stato esercitando i poteri sostitutivi. Perché la salute dei lombardi è troppo importante per continuare a lasciarla in mano a chi ha fallito”.
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