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Un esercizio

Rileggere l’anno che sta per finire e rilanciarsi in quello nuovo

Bergamonews in collaborazione con Percorsi di Vita, vi offre questo esercizio di rilettura dell’anno che si sta concludendo

Crediamo nell’importanza del rileggere le esperienze affinché possano diventare Esperienza, Saggezza di vita! Senza la rilettura sono solo esperienzismo che non fanno crescere e maturare e non danno “luce” sul proprio futuro. Per questo, Bergamonews in collaborazione con Percorsi di Vita, vi offre questo esercizio di rilettura dell’anno che si sta concludendo.

Mi prendo un buon tempo di silenzio, staccando il cellulare, magari mettendo della musica rilassante in sottofondo. Chiudo gli occhi e faccio dei respiri lenti e profondi, ascolto il mio respiro, ne visualizzo il percorso in me con la mente, ascolto il battito del cuore che rallenta. Dopo un po’ di tempo pronuncio un grande grazie alla Vita per il fatto di esserci, di esistere.

Un’indicazione: alcuni passaggi ti sembreranno delle ripetizioni o dei doppioni.
Fa niente, tu procedi secondo le indicazioni e sicuramente alcune cose torneranno in “voci” diverse.

Per l’anno che sta per finire

Prima ancora di rileggere l’anno passato esaminando ambito per ambito della mia vita, faccio memoria di tutte quelle situazioni in cui mi sono sentito/a vivo/a, in cui mi sono sentito autentico. Tutte quelle volte in cui ho sperimentato una particolare gioia, tutte quelle volte che mi sono sentito soddisfatto. Tutte quelle volte che ho tirato fuori il meglio di me, le qualità migliori. Tutte quelle volte che ho trovato un senso particolare in ciò che ho fatto. Metti per iscritto ciò che ti verrà in mente circa questi punti e così per tutti quelli che seguiranno.

E ancora in questo primo momento, ricordare invece quelle volte, quelle situazioni in cui mi sono sentito inautentico, imbrigliato.
Tutte quelle volte che non mi sono sentito vivo, che sono stato passivo rispetto alle diverse situazioni. Quelle volte che ho respirato tristezza, frustrazione.
Tutte quelle volte che mi sembra di essermi risparmiato, di non essermi giocato al meglio.
Continua con uno sguardo generale sull’anno e pensa alle decisioni importanti che hai preso quest’anno…e quelle che invece non hai preso!
Di cosa hai il pentimento di aver fatto e/o di non aver fatto? E perché?
Di cosa invece sei contento di aver/o non aver fatto? E perché?
Cosa cambieresti tornando indietro?

Esaminando i vari ambiti della vita, prova a verificare quali ti sembrano stati gli aspetti positivi e cosa invece ti sembra “non funzioni” e che dovresti migliorare? O Quale sia il grado di “qualità” di questi ambiti. In ogni caso fai delle tue considerazioni/valutazioni circa questi ambiti della tua vita.
Studio/Lavoro
Riposo
Svago e tempo libero
Sport (e/o Hobby)
Relazioni famigliari
Relazioni amicali
(Eventuale Relazione affettiva di coppia)
Servizio/Volontariato
Vita spirituale/relazione con il Trascendente
Grado di consapevolezza e di ascolto di te

Ed ancora,
quali aspetti del tuo carattere, delle tue abitudini,delle tue inclinazioni e stili di vita ti sembra siano da cambiare o migliorare?
Quali sono quegli aspetti del tuo carattere, abitudini, stili di vita in cui invece ti senti confermato?

Se dovessi fare una sintesi, quali diresti siano state le luci di quest’anno? E le ombre?
Quali i frutti che ti sembra di “portare a casa” da quest’anno?

Cosa ti sembra di aver capito in più di te? Della vita? Di Dio?

Per il nuovo anno

Alla luce di questa rilettura cosa ti proponi per l’anno prossimo? (riprendi la rilettura dei vari punti)
E quali sono i desideri belli che porti nel cuore per l’anno nuovo?
Ipotizza anche dei passi concreti che potresti/dovresti fare per realizzarli

E se vuoi, puoi concludere con le parole del grande di Dag Hammarskjöld,
“Al passato: grazie, al futuro: sì !”

Ancora uno spunto da parte di un poeta del nostro tempo:
“Quando un uomo vuole qualcosa, deve essere consapevole di stare correndo un rischio. Ma è proprio questo a rendere la vita interessante. Ogni istante nella nostra vita abbiamo un piede nella favola e l’altro nell’abisso. Nessuno può giudicare. Ciascuno conosce la grandezza della propria sofferenza o la dimensione della totale mancanza di significato della propria vita. Ci sono momenti in cui la vita separa due persone solo perché capiscano quanto l’una sia importante per l’altra. Non è quello che hai fatto nella tua vita passata a influenzare il presente, ma è ciò che fai nel presente che redimerà il passato e logicamente cambierà il futuro”.

E per chi crede nel Dio Padre rivelato da Gesù, confidare in lui che continuamente ripete: “Non sia turbato il vostro cuore e non abbiate paura (Gv 14,27) e che promette la “gioia piena” (Gv. 15,11). Incarnando le parole del profeta Isaia: “Se dovrai attraversare le acque, sarò con te, se dovrai passare in mezzo al fuoco, non ti scotterai, la fiamma non ti potrà bruciare…io sono il Signore tuo Dio, tu sei prezioso ai miei occhi, degno di stima e io ti amo” (Isaia 43,2-4).

*Francesco Cavallini sj, è nato a Bergamo il 21 giugno 1968, Gesuita, ha studiato e prestato servizio in varie città: Padova, Madrid, Bologna, Gerusalemme, Genova, Milano. Ora sta svolgendo il suo impegno pastorale a Palermo.

www.percorsidivita.it

info@percorsidivita.it

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