Il 27 dicembre 2020 è stato un giorno storico per la scienza, la ricerca e l’umanità. In quei camion trasportanti il vaccino anti Covid prodotto da Pfizer si è visto una luce in fondo a quel buio tunnel che ci sta paralizzando ormai da quasi un anno.
Alle prime luci della giornata del V-Day, le prime 324 fiale di vaccino anti-Covid destinate alla Lombardia sono arrivate, a bordo di un mezzo dell’esercito, all’ospedale Niguarda di Milano. Da quelle fiale sono state poi ricavate 1.620 dosi destinate agli ospedali dei capoluoghi di provincia lombardi, ai quali si sono aggiunti anche quelli di Alzano Lombardo e Codogno. Nel corso della giornata sono stati vaccinati i primi medici, infermieri, tecnici ed operatori sanitari.
Una giornata gloriosa e “di festa”, come dichiarato anche dal sindaco di Bergamo Giorgio Gori, celebrata dai tanti sorrisi e dagli occhi lucidi dei primi rappresentanti del mondo della medicina a cui è stato somministrato il vaccino, ma anche adombrata dai continui commenti e interventi, per lo più sui social, che cercano di screditare il neo vaccino.
“Si tratta di una conquista storica per la ricerca e la scienza, che rischia però di essere messa a dura prova dalla disinformazione e dallo scetticismo di moltissime persone”, ha dichiarato il consigliere regionale di Azione Niccolò Carretta, che vuole lanciare un appello al Ministero della Salute.
“In collaborazione con le Regioni, è urgente che si metta in campo una capillare campagna informativa che affronti con i giusti toni tutti i dubbi e le preoccupazioni di chi dichiara di non volersi vaccinare. Non è il momento di aprire polemiche, ora occorre fare di tutto per informare consapevolmente ogni cittadino senza ridicolizzare una paura purtroppo diffusa. Poi, una volta effettuata la campagna e una volta valutati i primi risultati, occorrerà fare tutte le riflessioni del caso su come raggiungere la soglia che garantirà l’immunità di gregge”.
“I vaccini hanno consentito all’uomo di debellare molte malattie e sarà così anche questa volta, ma occorre finalmente una grande operazione di informazione e sensibilizzazione che faccia progredire la nostra società all’insegna della fiducia, della collaborazione e della tutela dei più fragili sotto l’insegna della cultura scientifica”, ha concluso Carretta.
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