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L'iniziativa

Il presepe di Azzonica: un progetto che ha unito giovani e bambini

Questa iniziativa, partita per gioco, si è rivelata una bellissima idea per un presepe mai visto prima, dove tutti gli abitanti hanno contribuito

Tra le colline verdi della Bergamasca, in un una frazione di Sorisole è avvenuto un miracolo. Non è il miracolo della trentaquattresima strada, ma è il miracolo di Azzonica.

I bambini al catechismo non sono più di trenta e sono accompagnati nel loro cammino religioso da ragazzi che hanno dai ventidue a ventinove anni; una manciata di giovani che ancora credono nella potenza dell’unione e della collaborazione, in cui nulla è semplice, ma tutto è migliore.

A settembre i ragazzi con gli educatori hanno proposto ai bambini di costruire un presepe tutti insieme. La richiesta era quella di “costruire” un modellino in miniatura delle loro case e dell’oratorio. Questa iniziativa, partita per gioco, si è rivelata una bellissima idea per un presepe mai visto prima.

“Non pensavamo di ricevere molte risposte – racconta Letizia Breda, educatrice dell’oratorio – invece è successo il miracolo. Ogni bambino ha riprodotto in formato ridotto la propria casa. Ci sono arrivati dei bellissimi lavori. Ovviamente non si sta parlando di case vere e proprie, sarebbe assurdo, ma di piccole riproduzioni in cartone e altri materiali di facile reperibilità. Le casette sono state poi usate per comporre un presepe completamente Made in Azzonica”.

I bambini non hanno fatto tutto da soli, sono stati aiutati dai loro genitori, soprattutto dai papà, riscoprendo le loro capacità manuali e la loro creatività. Per sfortuna il secondo lockdown non ha permesso ai bambini e agli educatori di stare vicini e di lavorare gomito a gomito, ma, con grande costanza e impegno, sono riusciti ad alternare le presenze in oratorio nel rispetto di tutte le norme di sicurezza.

Tutti gli abitanti hanno contribuito a questo meraviglioso progetto: c’era chi portava la legna, chi i teli, chi il cartone e chi è passato solo per fare i complimenti.

Don Agostino Salvioni, il parroco di Azzonica ha commentato, durante la celebrazione della messa, l’impresa dei ragazzi, utilizzando queste parole: “Per fare questo presepe ognuno ha ricevuto l’informazione di poter contribuire con largo anticipo. Solo che non ha voluto esserci non c’è. Come in Paradiso. Solo chi non vuole andarci non c’è.”

Letizia sa, come lo sanno anche i suoi concittadini, che Azzonica non è una meta turistica, ma sa anche come la creazione del presepe abbia richiesto molto impegno.

“L’augurio è che molti possano venire a visitare il nostro presepe. Anche se siamo lontani, tutti possiamo fare qualcosa per sentirci meno soli”

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