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Assolto per delirio di gelosia, Gancia: “Gravissimo precedente nelle cause di femminicidio”

L'eurodeputata della Lega (Gruppo ID): " La sentenza di assoluzione per delirio di gelosia da parte della Corte d’Assise di Brescia crea un gravissimo precedente nelle cause di femminicidio"

La sentenza di assoluzione per delirio di gelosia da parte della Corte d’Assise di Brescia crea un gravissimo precedente nelle cause di femminicidio. Un conto è curare la patologia, se accertata, altra cosa è non pagare con il carcere il reato di genere, commesso indipendentemente dalla motivazione, come accadrà all’uomo che ha barbaramente assassinato, con premeditazione, la moglie un anno e mezzo fa.

Nell’Unione europea, una donna su tre ha avuto, nella sua vita,almeno un’esperienza di violenza fisica e/o sessuale. In Italia viene uccisa una donna ogni 3 giorni, 4 su 5 dei killer sono conviventi: non serve celebrare la giornata contro la violenza di genere e inaugurare panchine rosse, se, davanti a un omicidio la pena non è certa!

Ritengo allarmante che sia stato rilasciato un tale segnale di impunità, soprattutto se si considera il numero di casi di violenza domestica che molte donne hanno subito quest’anno, in modo particolare durante i periodi di lockdown.

Circa un anno fa, in Parlamento europeo ci eravamo già espressi a favore per una rapida ratifica della Convenzione di Istanbul, ovvero sulla prevenzione e la lotta alla violenza nei confronti delle donne e alla violenza domestica, da parte degli Stati membri dell’UE. Nella risoluzione, avevamo chiesto inoltre l’introduzione della violenza di genere (tra cui le molestie online e la violenza informatica) nel catalogo dei crimini riconosciuti dall’UE.

L’Italia, pur avendo ratificato la Convenzione di Istanbul, tuttavia è carente nella sua applicazione pratica. Abbiamo il codice rosso, varato dall’allora ministro Giulia Bongiorno con la Lega al Governo, ma deve essere applicato. L’attuale Governo deve assolutamente colmare il divario tra l’impianto legislativo adottato e la sua messa in pratica, stanziando fondi e risorse umane adeguate e fornendo la giusta formazione a tutti i professionisti che si occupano delle vittime, giudici compresi.

Perché il delirio di gelosia come motivazione per l’assoluzione è inaccettabile. Lo dico da donna, da rappresentante delle istituzioni e da cittadina, sono certa che tutte le persone di buon senso saranno d’accordo con me.

Gianna Gancia, Eurodeputata della Lega (Gruppo ID)

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