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Il provvedimento

Nuovi requisiti di idoneità per incarichi ed esponenti delle banche

Oltre ai criteri di correttezza (che si aggiungono ai requisiti di onorabilità) e competenza (in aggiunta ai requisiti di professionalità), "vengono introdotti nuovi profili di valutazione quali l'indipendenza di giudizio, l'adeguata composizione collettiva degli organi, la disponibilità di tempo e, per le banche di maggiori dimensioni, limiti al cumulo degli incarichi".

Firmato dal ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il nuovo decreto sul regolamento relativo ai requisiti e criteri di idoneità allo svolgimento dell’incarico degli esponenti aziendali delle banche e degli intermediari finanziari”.

Le nuove regole recepiscono in Italia i requisiti di competenza, correttezza e indipendenza previsti dalla direttiva europea CRD IV, del 2013.
Tra le numerose prescrizioni, il decreto stabilisce che le cariche di amministratore e sindaco di banche non possono essere ricoperte da persone condannate con sentenza irrevocabile per mafia, terrorismo e riciclaggio, non solo per i reati in materia bancaria e finanziaria.

L’adozione del provvedimento era stata sollecitata dalla Bce, cui spetta il compito di controllare che gli esponenti delle banche sottoposte alla sua vigilanza rispettino i requisiti, ricorda il Tesoro nella relazione allegata al decreto.

“Il testo – spiega il Tesoro – che disciplina requisiti e criteri anche per gli esponenti di istituti di moneta elettronica, confidi, istituti di pagamento e sistemi di garanzia dei depositi, delinea una completa e significativa riforma della disciplina, tra l’altro con l’introduzione di una differenziazione tra requisiti e criteri: i primi caratterizzati, come già nella normativa vigente, da elementi di oggettività e tassatività, i secondi connotati da un margine di discrezionalità più ampio e quindi in grado di cogliere in modo sostanziale la qualità degli esponenti, in particolare per quanto riguarda la loro correttezza e competenza”.

Oltre ai criteri di correttezza (che si aggiungono ai requisiti di onorabilità) e competenza (in aggiunta ai requisiti di professionalità), “vengono introdotti nuovi profili di valutazione quali l‘indipendenza di giudizio, l’adeguata composizione collettiva degli organi, la disponibilità di tempo e, per le banche di maggiori dimensioni, limiti al cumulo degli incarichi”.

“Con il decreto sui requisiti degli esponenti aziendali – afferma Gualtieriintroduciamo una profonda riforma della disciplina, volta a rafforzare le modalità di selezione dei manager delle banche e degli intermediari finanziari. Requisiti e criteri di selezione più stringenti per valorizzare ulteriormente la competenza, la trasparenza e l’indipendenza di giudizio. Un regolamento atteso da tempo, che dota l’Italia di una normativa in linea con le best practice a livello europeo”.

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