Pazienza se non si giocherà al mitico “Bernabeu”, però forse anche questo è un piccolo segnale: al “Di Stefano” tremeranno un po’ meno le gambe ai nostri eroi e chissà che non ci scappi l’impresa clamorosa.
Atalanta-Real Madrid il 24 febbraio 20121 al Gewiss Stadium e Real Madrid-Atalanta il 16 marzo 2021: sembra missione impossibile, ma quante volte l’abbiamo detto, di fronte agli ostacoli sempre più grandi che poi i Gaspboys hanno comunque superato? Pronti a tutto, ovvio che con teste di serie così qualificate ci si può consolare pensando che è capitata peggio alla Lazio, opposta ai campioni d’Europa del Bayern Monaco.
Però, a ripensarci è da brividi. Una dopo l’altra, l‘Atalanta che entrava in punta di piedi “all’Università del calcio” (copyright Antonio Percassi) ha affrontato e anche battuto in casa loro due delle squadre più titolate d’Europa: Liverpool, 6 volte vincitore della Champions, Ajax 4 volte vincitore. E allora, sempre più in alto, vai con il Real Madrid e i suoi numeri da capogiro, che sono anche i primi in assoluto, per trionfi, per match vinti: 13 Champions/Coppe dei Campioni, 50 partecipazioni, 262 partite vinte fino alla scorsa edizione e poi i giocatori con più coppe, dove il Milan con Maldini e Costacurta (5 a testa) risponde a Gento (6) e Di Stefano (5) entrambi del Real Madrid. Che però ha anche un certo Cristiano Ronaldo, con 4 Coppe vinte al Real e 1 col Manchester United. Tanto per restare alla bacheca attuale, Zinedine Zidane da allenatore del Real ne ha vinte 3 (2016-17-18)…
Poi cominciano le speranze, anche qui confortate dai numeri. E dall’esempio di due squadre con cui l‘Atalanta si è già misurata e non ha neppure sfigurato, anzi. Cioè il Manchester City, che nell’ultima Champions ha eliminato il Real proprio agli ottavi con un doppio 2-1, il 26 febbraio a Madrid e il 7 agosto a Manchester. Oppure l’Ajax, che l’anno scorso ha fatto un capolavoro, andando a vincere per 4-1 nel ritorno degli ottavi dopo aver perso alla Johan Cruyff Arena per 2-1.
Insomma, non certo un Real irresistibile nelle ultime edizioni di una Coppa che l’aveva sempre visto protagonista fino alla fine. Un Real che punta sempre sulle sue colonne Sergio Ramos e Benzema, ma che anche nella Liga spagnola ha balbettato: è terzo dietro alla coppia Atletico Madrid-Real Sociedad, ha anche beccato tre volte da Cadice, Valencia, Alaves, cioè non proprio la crema del campionato spagnolo.
Vero che se guardiamo alla recente doppia sfida con l’Inter non c’è da stare allegri, con la doppia vittoria dei blancos: 3-2 a Madrid, gol di Benzema, Ramos e Goes e 2-0 a San Siro, gol di Hazard su rigore e autorete di Hakimi.
Quindi, bisogna fare tesoro di tutti questi precedenti e l’Atalanta dovrà andare oltre le polemiche Gasp-Papu (ma a febbraio qualcosa sarà probabilmente cambiato) e superare sé stessa, per passare ai quarti di finale. Non esistono naturalmente precedenti, il Real è la storia del calcio e mai in 113 anni l’Atalanta si è confrontata con una big di questo livello, l’ha fatto Muriel quando era al Siviglia e ha anche vinto, 3-2 il 9 maggio 2018 nella Liga spagnola, con un assist a Ben Yedder.
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